giovedì 2 febbraio 2012

San Donato - Le 24 ore di passione del centro ex Snam. Il voto definitivo ieri sera “riapre” le strutture sportive: gestione diretta per campo di calcio e bocciodromo, il resto va a gara.


Il consiglio riaffida la gestione all’Acs dopo due sedute infuocate.

Acs ottiene un altro anno di proroga nella gestione del centro sportivo di Metanopoli, i cancelli stamattina possono riaprire. Dopo l’accaduto - o meglio il non accaduto - durante l’assemblea consiliare di martedì sera, che ha costretto a chiuderli. Non si è riusciti a votare il rinnovo dell’affido temporaneo all’azienda di servizi locale, a causa del numero legale non raggiunto, e quindi il giorno dopo serrata. La seconda convocazione ha centrato l’obiettivo. Il quorum abbassato rendeva alla portata l’esito, che infatti è stato raggiunto dopo pochi minuti di discussione. La nuova seduta dell’assemblea ha deliberato anche lo scorporo, fondamentalmente la divisione in due settori distinti, degli impianti sportivi di via Caviaga, in modo da poter procedere a gestioni differenziate con il progetto definitivo. In linea di massima l’ipotesi è di mantenere di proprietà comunale tutto, ma con gestione diretta di campo di calcio e bocciodromo, mentre le altre strutture (compresa la piscina) sarebbero al centro di una procedura di gara che dovrebbe assumere una veste pubblica ed europea. Così ieri si è raggiunta la cosa più importante; si scongiura una paralisi dell’ex centro Snam che avrebbe tenuto dietro non felicissimi ricordi degli anni passati, compreso il blocco totale di un mese e mezzo dell’estate 2008. Niente di tutto questo, la gestione provvisoria Acs, Azienda comunale di servizi, è confermata anche per il 2012. Portoni riaperti e cancelli senza lucchetto da stamattina sia per utenti singoli che per le società organizzate (le quali peraltro aspettano chiarezza su un eventuale ritocco delle quote per l’utilizzo degli impianti). Le “ganasce” alla cancellata di via Caviaga sono calate dopo il voto non concludente nel consiglio comunale urgente di martedì sera. Sostanzialmente il Centro sportivo ieri è rimasto con un giorno di “vacanza” del gestore: un limbo fra la scadenza del mandato Acs, il 31 gennaio, e l’auspicata proroga. Ecco allora la decisione del comune: chiudere, non si poteva fare altro. Motivata con un bel cartello appeso all’ingresso, nel quale il sindaco Mario Dompè firma una breve spiegazione dei fatti e li interpreta: « uscendo dall’aula i consiglieri di minoranza (per un refuso è citata erroneamente anche la lista “La Città domani”, che sostiene la maggioranza, nda) hanno dimostrato il proprio disinteresse verso le esigenze della comunità, ponendo innanzi a queste la contrapposizione politica fine a se stessa. Questa situazione, tuttavia, non fermerà il percorso di salvataggio e rilancio che in questi anni abbiamo attuato per tutelare l’inestimabile patrimonio condiviso rappresentato dal parco. Ai cittadini che oggi non potranno usufruire delle strutture sportive rivolgo le scuse dell’amministrazione comunale, assicurando che faremo il possibile per riaprirle subito, indipendentemente da chi non ha a cuore le esigenze della comunità». Il black out è durato un giorno solo di neve. Ma un altro giorno in cui il Centro sportivo ha ballato sull’orlo dello sbando.Fonte: Il Cittadino
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