Illustrissimo Signor Sindaco di Pozzuoli,
Vorrei abitare una casetta sulla sponda del mare nella vostra baja – casetta capace per 5 individui e 3 bambini – da abitarla per 3 o 5 mesi – con orticello – e preferibilmente nella parte occidentale della baja - isolata da altre abitazioni.
Vi sarei riconoscente se voleste occuparvene ed avvisarmi dell’affitto da pagarsi ogni mese.
Vi sarei riconoscente se voleste occuparvene ed avvisarmi dell’affitto da pagarsi ogni mese.
Di Vs dev.mo
G. Garibaldi
G. Garibaldi
Alle bellezze paesaggistiche di
Napoli e dintorni in pochi resistono. Un’importante testimonianza ce
l’ha data nel 1933 Raimondo Annecchino, storico flegreo e poi sindaco di
Pozzuoli, che portò a conoscenza degli italiani un eccezionale
documento retrospettivo della vita di Giuseppe Garibaldi (Memorie garibaldine Flegree, con due lettere inedite di Garibaldi, Tip.Unione, Napoli 1933, p.8). Con una lettera del 5 Aprile 1876 oggi
conservata nel Museo del Risorgimento Italiano di Roma, Garibaldi
espresse al Sindaco di Pozzuoli Giovanni De Fraja il desiderio di
abitare a Baia, in una casa per sé e la sua famiglia. Si era innamorato
di un sito che aveva sempre negli occhi e nella mente da quando
nell’autunno del 1866 si era affacciato sbalordito dagli spalti del
Castello per ammirare l’incanto del golfo cumano. di Angelo Forgione