sabato 10 marzo 2012

Spino d'Adda - Pesci “minacciati” dai cormorani «La popolazione ittica è in declino»

E adesso ci si mettono pure i cormorani. Perché a minacciare i pesci dei fiumi lodigiani oggi ci sono pure gli uccelli dal becco a uncino, insieme ai pesci esotici come il siluro. «La popolazione ittica è in forte declino - spiega l’ittiologo Simone Rossi -, le cause sono molteplici, tra queste anche l’aumento della presenza di cormorani e la crescita delle specie esotiche.
Tutti fattori che hanno fatto sì che la densità di pesci nei nostri corsi d’acqua diminuisse».Sul territorio, però, da sempre c’è chi si mette in gioco per contrastare il fenomeno, basti pensare al progetto dello Spinning Club a difesa della trota marmorata. Anche quest’anno l’associazione - che conta tra i suoi esponenti Maurizio Lozzi e Cesare Lorandi - rilascerà nelle acque dell’Adda gli avannotti nati dalle uova salvate durante la stagione riproduttiva 2011-2012. L’appuntamento è stato fissato per la giornata di domani, quando i partecipanti si ritroveranno alle 8.30 presso il Telli Bar, lungo la strada Paullese a Spino. Ci sarà anche l’occasione di visitare l’incubatoio della Provincia di Cremona, presso la cascina Reseghina. Una volta illustrato ai presenti il lavoro che si svolge regolarmente nella struttura e recuperati gli avannotti, la squadra si dirigerà verso il fiume, in località Rivolta, per realizzare dei nidi artificiali, dove i “piccoli” saranno lasciati liberi di nuotare. Oltre alla supervisione dell’ittiologo Rossi, non mancheranno i volontari dello Spinning.Il numero di avannotti recuperati è di tutto rispetto, sono infatti circa 35mila. «Ogni anno la produzione varia - sottolinea Rossi -, l’anno scorso erano circa 20mila. Una parte degli avannotti di trota marmorata sono già stati rilasciati, in occasione della manifestazione ci sarà un rilascio simbolico di 2mila avannotti».Il progetto “MarmoAdda”, come sottolineato dallo stesso Rossi, ha permesso in questi anni di tamponare la situazione, rendendo stabile la presenza della preziosa specie nel Lodigiano. Sono numerosi i soggetti che hanno deciso di dare il loro contributo alla causa, in particolare si tratta delle Province di Cremona, Lodi e Milano, della Fipsas di Cremona, Lodi e Milano.Fonte: Il Cittadino
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