Percorsi ciclabili giunti agli ultimi ritocchi. I più attenti, che
aspettano da tempo il collegamento protetto tra il Comune di San Donato e
quello limitrofo di San Giuliano, di cui si parla da tempo, si sono già
accorti che la prima parte dell’asse da percorrere a piedi o sulle due
ruote è di fatto pronta. E l’opera legata al progetto “MiBici” che sei
anni fa ottenne un finanziamento dalla Provincia di Milano, oltre ad
accorciare le distanze tra i due comuni confinanti, funge anche da
collegamento con il Policlinico San Donato. «La realizzazione del primo
tratto, indicato nei progetti come “tronco nord” - si legge in una nota
diramata ieri dal Comune -, è stata ultimata in linea con le previsioni
del cronoprogamma stilato all’inizio dei lavori. I 350 metri di
calcestre, affiancati da un percorso pedonale di pari misura realizzato
con autobloccanti, già oggi percorribili a piedi o in bicicletta,
consentono di raggiungere il nucleo residenziale di via Leopardi e il
nuovo ingresso dell’ospedale in piazza Malan muovendosi lungo un
tragitto dedicato e protetto che parte dal dosso pedonale nei pressi
della chiesa di sant’Enrico in via Maritano». Riguardo il proseguimento
dei cantieri, viene reso noto: «A conclusione dell’intervento sul
“tronco nord”, nei prossimi giorni verrà ultimata la posa dell’impianto
di illuminazione. Nel frattempo sono iniziati anche i lavori sul “tronco
sud”. I 550 metri del secondo tratto dovrebbero essere pronti entro
l’estate, unendo i due territori comunali all’interno del Parco nord».
Cambiando zona è arrivato dal Comune anche l’annuncio: «Questo
pomeriggio (ieri per chi legge, ndr), verranno completate le strisce
bianche sull’asfalto e poi mancheranno solo pochi metri di copertura del
percorso ciclabile. I lavori per l’allineamento delle corsie stradali
che dal ponte di via Parri conducono alla via Emilia sono in dirittura
d’arrivo. La modifica del percorso stradale, iniziata alla fine di
marzo, è stata adottata per correggere l’incrocio, punto nodale del
traffico cittadino, che nella sua vecchia forma risultava essere
“disassato” e, in quanto tale, causa di incomprensioni tra gli
automobilisti, in alcune occasioni culminate in incidenti».Fonte: Il Cittadino

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