Il comitato di Certosa dichiara battaglia, con un esposto ai
carabinieri, contro la “voragine” che ormai da oltre un anno minaccia la
sicurezza nel parcheggio collocato sulla frangia di confine con
Borgolombardo.
La buca profonda circa un metro e mezzo, che nel tempo si
è dilatata, in realtà, guardando le mappe, si trova sul territorio di
San Giuliano, ma come viene fatto notare la si incontra in un percorso
che è utilizzato come accesso alla scuola elementare sandonatese di via
Mario Greppi, lungo un tratto che tutti i giorni è attraversato da
centinaia di cittadini di passaggio. Stufi dei miasmi che escono da
quella che viene definita una «cavernosità» che si è formata
nell’asfalto, sotto cui dovrebbe scorrere una roggia tombinata, gli
esponenti del comitato civico nei giorni scorsi hanno presentato una
segnalazione ufficiale indirizzata ai carabinieri di San Giuliano e al
prefetto. «Vista la progressiva apertura della buca - scrivono nel
documento -, la situazione potrebbe in qualsiasi momento degenerare, con
pericolo sempre maggiore per i cittadini, soprattutto per i minori». Il
problema in realtà è già stato più volte sottoposto dai cittadini ad
entrambi i comuni, ma ai sopralluoghi dei tecnici non è più seguito
alcun intervento risolutivo. Sono gli stessi residenti a sistemare di
volta in volta il cavalletto per far si che la discontinuità sia almeno
ben segnalata. Non solo. I più attenti hanno già scorto altri segnali
che potrebbero significare la formazione di nuove voragini. «Anche in
vari punti della pavimentazione del parcheggio - viene sottolineato
nell’esposto -, si stanno formando avvallamenti che peggiorano con il
trascorrere del tempo e quindi sembrano preludere a nuove cavernosità».
Come noto peraltro questo non è l’unico problema. In quanto, ricordano i
rappresentanti della delegazione civica, contemporaneamente al
dissesto, nei garage di alcuni palazzi circostanti, sono state notate
delle infiltrazioni. Tutto è iniziato in concomitanza di un cantiere
edile in zona Borgolombardo, quando «nel corso degli scavi per le
fondamenta e per la realizzazione dei seminterrati, il corso di due
rogge è stato interrotto con alcune paratie». Ma anche una volta
ripristinata la normalità nei corsi d’acqua coperti, i disagi hanno
continuato a dare filo da torcere. A questo punto i portavoce dei
residenti hanno deciso di andare a fondo, lanciando un nuovo appello che
guarda alla sicurezza e al decoro della zona, nonché alla prevenzione
di altre situazioni similari. Non hanno più bussato ai municipi, questa
volta si sono recati in caserma, con l’auspicio che l’inciampo, su cui
dovranno pronunciarsi gli esperti, trovi una soluzione definitiva.Fonte: Il Cittadino
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