Piena attività alle casse della nuova sede Inps di via 25 aprile a San
Donato. Le inaugurazioni con le forbici e il nastro si faranno più
tardi, a settembre. Ieri la direzione regionale dell’Istituto di
previdenza ha preferito entrare “in medias res” con gli avvisi che
informavano della chiusura di via Toffetti in zona Brenta, ex agenzia
complessa per il Sudmilano, e il trasferimento di tutte le attività in
quest’angolo di San Donato piuttosto periferico, non lontano dalle case
di Ponte Lambro a Milano.
L’impressione degli utenti il primo giorno? La maggior parte è arrivata in auto.Abbastanza ignota la realtiva vicinanza del terminal metro 3 (a 500 metri, dall’altra parte della Paullese) con la linea 45 che parte sotto i silos dell’Atm e ferma davanti al nuovo palazzo Inps. Altro problema i parcheggi, non si sa bene dove siano e quanti nei dintorni. Ieri mattina, come prevedibile, c’era davvero tanta gente e i numerini salvacoda sono stati staccati a centinaia.Chi problemi di parcheggio non ne ha è il signor Alberto di Segrate, che in via 25 aprile ieri c’è arrivato in bicicletta, attraverso un lungo giro che gli ha permesso di aggirare la tangenziale e la Paullese: «Complicato? No - afferma - basta conoscere bene queste zone, io giro dall’Idroscalo e dalla Boscana e arrivo con relativamente poco traffico». Ma il signor Alberto è un po’ l’eccezione. Molti attorno chiedono indicazioni sul giorno di pulizia stradale di via 25 aprile (pochi segnali verticali), con la paura di ritrovarsi una multa sul parabrezza. «Siamo vicini alla metro tre - osserva una giovane signora incinta, residente in zona Rogoredo -? Non lo sapevo ma comunque non mi sarei fidata, penso che anche un anziano non ci verrebbe a piedi dalla metro a qui, in inverno magari». Qualcuno le fa notare che c’è il bus 45 e questo tipo di informazioni circolano con una certa frequenza sullo spiazzo di fronte all’ingresso dove è stato installato il cartello “Inps”. «Ce ne vogliono degli altri - fa notare un’altra signora di viale Ungheria a Milano- non si può pensare che basti quella targa lì». Corrado di Cernusco sul Naviglio invece apre il credito al biglietto da visita informatico e alle pratiche on line. Esce con dei foglietti con segnati i codici Pin: «Vediamo come funziona», commenta mentre va a casa con i mezzi pubblici, via piazzale metro 3. Bruna invece, milanese doc della zona Lambrate-Città Studi, è alle prese con gli intricati labirinti delle pratiche per la pensione: in mano un dossier alto dieci centimetri. Anche lei conferma un certo disorientamento geografico dei cittadini: «Ho impostato anche il navigatore satellitare, ma è andato in tilt anche lui».Fonte: Il Cittadino
L’impressione degli utenti il primo giorno? La maggior parte è arrivata in auto.Abbastanza ignota la realtiva vicinanza del terminal metro 3 (a 500 metri, dall’altra parte della Paullese) con la linea 45 che parte sotto i silos dell’Atm e ferma davanti al nuovo palazzo Inps. Altro problema i parcheggi, non si sa bene dove siano e quanti nei dintorni. Ieri mattina, come prevedibile, c’era davvero tanta gente e i numerini salvacoda sono stati staccati a centinaia.Chi problemi di parcheggio non ne ha è il signor Alberto di Segrate, che in via 25 aprile ieri c’è arrivato in bicicletta, attraverso un lungo giro che gli ha permesso di aggirare la tangenziale e la Paullese: «Complicato? No - afferma - basta conoscere bene queste zone, io giro dall’Idroscalo e dalla Boscana e arrivo con relativamente poco traffico». Ma il signor Alberto è un po’ l’eccezione. Molti attorno chiedono indicazioni sul giorno di pulizia stradale di via 25 aprile (pochi segnali verticali), con la paura di ritrovarsi una multa sul parabrezza. «Siamo vicini alla metro tre - osserva una giovane signora incinta, residente in zona Rogoredo -? Non lo sapevo ma comunque non mi sarei fidata, penso che anche un anziano non ci verrebbe a piedi dalla metro a qui, in inverno magari». Qualcuno le fa notare che c’è il bus 45 e questo tipo di informazioni circolano con una certa frequenza sullo spiazzo di fronte all’ingresso dove è stato installato il cartello “Inps”. «Ce ne vogliono degli altri - fa notare un’altra signora di viale Ungheria a Milano- non si può pensare che basti quella targa lì». Corrado di Cernusco sul Naviglio invece apre il credito al biglietto da visita informatico e alle pratiche on line. Esce con dei foglietti con segnati i codici Pin: «Vediamo come funziona», commenta mentre va a casa con i mezzi pubblici, via piazzale metro 3. Bruna invece, milanese doc della zona Lambrate-Città Studi, è alle prese con gli intricati labirinti delle pratiche per la pensione: in mano un dossier alto dieci centimetri. Anche lei conferma un certo disorientamento geografico dei cittadini: «Ho impostato anche il navigatore satellitare, ma è andato in tilt anche lui».Fonte: Il Cittadino
Nessun commento:
Posta un commento