venerdì 21 settembre 2012

Boffalora - “Patto di ferro” per la nuova ciclabile

Un gruppo di amici, di volontari, di gente che si prenderà a cuore le sorti della nuova pista ciclabile.
A Boffalora d’Adda sta nascendo spontaneo un nuovo movimento formato da persone che d’ora in poi si prenderanno cura del nuovo tratto riservato ai pedoni e ai ciclisti che vorranno raggiungere in totale sicurezza la città di Lodi.Attualmente la ciclopedonale che collega il piccolo paese al capoluogo di provincia è ancora in fase di ultimazione (manca il tratto che dalla cava Mizzi arriva fino in città), ma i volontari non hanno per niente intenzione di stare con le mani in mano. E una sorta di “benedizione” al gruppo “Amici della Ciclabile Boffalora-Lodi” era già arrivata durante l’inaugurazione della stessa lo scorso 8 settembre, quando fu proprio il sindaco Livio Bossi, assieme alle autorità presenti, ad auspicare che questo movimento potesse prendere piede.Qualcosa sta già accadendo, visto che Francesco Broglia, boffalorese doc, sta iniziando a sondare il terreno per costruire qualche cosa di concreto. Intanto è nato un gruppo su Facebook che raccoglie adesioni, idee e contributi per l’attività: «Questa nuova strada era davvero molto desiderata, perché mancava un collegamento sicuro che portasse alla città - le parole di Broglia -. Trovo che sia una bellissima opera e mi piacerebbe che rimanesse così com’è anche in futuro. Il “nostro” tratto, quello che corre da Boffalora fino a “Col del prete”, è già frequentatissimo nonostante non sia ancora possibile arrivare fino a Lodi».Nel gruppo che si è formato sul social network c’è già chi si vorrebbe mobilitare per tagliare l’erba ai margini dell’asfalto, chi vorrebbe occuparsi della raccolta dei rifiuti lasciati dagli incivili e chi abbozza addirittura ad un simpatico “saluto obbligatorio” da effettuare all’incrocio con altri passanti.«Il suo primo tratto ondulato, l’aperta campagna, la sua “esse”, le panchine, il percorso tra gli alberi, e molto altro: questa ciclabile mi è subito piaciuta - racconta Broglia -. Ma ho notato che nonostante fosse stata realizzata solo da pochi giorni era già rovinata da bottiglie, lattine e cartacce molto presumibilmente lanciate dalle auto sulla provinciale. Allora ho pensato di creare un gruppo che cerchi di salvaguardare la ciclabile. In che modo? Piccole mansioni - aggiunge Broglia -: di certo un amico della ciclabile non è uno sceriffo, ma qualcuno che vuole continuare a godere in pienezza di questa opera e che vuole che non sia sporcata o oggetto di vandalismi».Fonte: Il Cittadino

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