venerdì 7 settembre 2012

Borghetto - Energia pulita dalla cascata del Sillaro

Anche dal Sillaro si produrrà energia elettrica: dopo la bozza di convenzione approvata in municipio a Borghetto Lodigiano, ora la Provincia di Lodi ha concesso l’autorizzazione alla società milanese Arda Energia Srl, per un impianto da poco meno di 80 kilowatt che sarà realizzato in un’area di proprietà comunale.
Per definire il progetto, in marzo si era riunita due volte la conferenza dei servizi, e ora l'autorizzazione provinciale sembra essere il penultimo atto di un iter burocratico che era iniziato più di due anni fa. Manca solo la convenzione definitiva tra Arda e Comune, che prevederà anche opere di mitigazione ambientale.Anche se l’impianto, che verrà inserito in un contesto di parco urbano e sfrutterà un piccolo salto del colatore Sillaro, è di piccola taglia, la società che sta per realizzarlo e lo gestirà per i prossimi anni dovrà sottostare a numerose prescrizioni. Innanzitutto, secondo la Soprintendenza per i beni archeologici della Lombardia l'area non è lontana dall’antica via Placentia - Mediolanum, e quindi durante tutte le operazioni di scavo dovrà essere presente, a spese dell’impresa, un operatore archeologico specializzato. L’Asl a sua volta ha imposto che coperture e percorsi pedonabili e parapetti siano sicuri sia per gli addetti alla manutenzione sia per eventuali passanti, qualora l'impianto intersechi percorsi di uso pubblico.Non è stata prevista invece una rampa di risalita per i pesci: la carta ittica della Provincia di Lodi infatti definisce il colatore Sillaro come acqua “di non particolare interesse ittico”. Ma non si esclude, già nell'autorizzazione, che la Provincia possa imporre modifiche per il futuro, qualora venga riscontrata la presenza di “pesci morti, moribondi o feriti” a causa dell'impianto. Che è basato su una turbina kaplan (simile a un’enorme elica) immersa nell'acqua: per limitare la mortalità della fauna verrà installata una griglia con luci di 25 millimetri e la velocità dell'acqua, calcolata dai progettisti, non sarà superiore a 0,78 metri al secondo. Non potranno inoltre essere effettuati scavi nel Sillaro nel periodo di riproduzione dei ciprinidi (da maggio a giugno). Il “salto” che verrà utilizzato è di 2,9 metri e la portata di 2.800 metri cubi al secondo.Non si tratta del primo impianto proposto o realizzato da Arda Energia in Provincia di Lodi. La società infatti gestisce anche una centralina idroelettrica a Orio Litta, un impianto da 2.630 litri al secondo che però finora ha operato a meno della metà della sua potenzialità a causa della diminuzione dei flussi della roggia che la alimenta, il colatore Venere. Una situazione che potrebbe portare in futuro la società a dismettere la centralina, anch’essa da 79 kilowatt di potenza prevista.La stessa ditta aveva da tempo avviato le procedure per una derivazione ad uso idroelettrico dal colatore Muzza a Terranova de’ Passerini.Fonte: Il Cittadino

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