Nuovo assalto ai binari dei ladri a caccia di rame. Stavolta i soliti
ignoti hanno tentato il colpo nei pressi della stazione ferroviaria di
Melegnano, lungo la linea dell’alta velocità Milano-Bologna, colpo
fallito ma che ha causato danni all’infrastruttura per 10mila euro e il
black out della circolazione ferroviaria fra Milano e Piacenza dalle 6
alle 8.45 di ieri mattina. I malviventi hanno sollevato i tombini e
tagliato i cavi sotterranei in più punti, ma non ce l’hanno fatta a
sfilarli e sono fuggiti a mani vuote. L’operazione richiede forza e i
ladri sanno che per estrarre i fili da sotto terra è spesso necessario
agganciare i cavi a un camion o a un fuoristrada e tirarli fuori usando
la forza motore. Una delle ragioni per cui scelgono i tratti di linea in
mezzo alle campagne, oltre a quella che è molto meno facile essere
scoperti. I minuti a loro disposizione per portare a termine il lavoro
sono comunque pochi, perché tutte le linee sono allarmate e non appena
qualche componente salta viene segnalato in centrale. A quel punto i
malviventi hanno il tempo che impiegano i tecnici di Ferrovie dello
Stato per recarsi sul posto, 10-15 minuti al massimo che spesso non
bastano. Si spiega così il fatto che siano spesso costretti a
interrompere quello che stanno facendo, com’è accaduto molto
probabilmente giovedì notte a Melegnano. A parte il rame che si è
salvato, per Fs restano comunque i danni all’infrastruttura che
ammontano a 10mila euro. Mentre a fare le spese dell’attacco alla linea
dell’alta velocità sono stati i passeggeri che avevano prenotato un
viaggio sui treni Freccia rossa e Italo lungo la Milano-Bologna. La
gravità dei danni ha costretto infatti a sospendere tutte le corse fino
alle 8.45 del mattino quando è stata ripristinata l’intera funzionalità
della tratta. Dodici treni veloci sono stati costretti a percorrere la
linea convenzionale fra Milano e Piacenza e hanno registrato ritardi fra
i 20 e i 60 minuti. Intorno alle 9 si è ripreso a circolare
regolarmente, ma chi aveva appuntamenti di lavoro o particolari impegni
ha dovuto riprogrammare la sua giornata ragionando su uno spostamento di
orario di almeno tre ore. Una bella scocciatura, non imputabile a
disservizi ma all’imprevisto. Da Fs arriva una rassicurazione in merito
alla sicurezza: «Il furto dei cavi in rame non comporta rischi alla
circolazione dei treni e per l’incolumità dei passeggeri. In questi casi
si attivano dei protocolli specifici che, in attesa dell’intervento
delle squadre tecniche per il completo ripristino della funzionalità
della linea, consentono ai treni di continuare a viaggiare in sicurezza
anche se rallentati».Fonte: Il Cittadino
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