venerdì 17 maggio 2013

Pittura e Arte: La Patria, l' Arte, la Donna....e questi furono i tre punti, sui quali si aggirò tutta la vita di Francesco Saverio Altamura


F. Saverio Altamura - "Profilo di donna"

Francesco Saverio Altamura (Foggia, 5 agosto 1822 – Napoli, 5 gennaio 1897) si trasferì a Napoli dalla natia Foggia, dove aveva studiato presso gli Scolopi, inizialmente per frequentare la facoltà di medicina. Seguiva tuttavia anche i corsi serali dell'Accademia di Belle Arti, dove conobbe Domenico Morelli, che lo convinse a dedicarsi alla pittura. Frequentò quindi il pittore Michele De Napoli. Appassionato di soggetti storici, nel 1847 si recò a Roma, dopo aver vinto un concorso per il pensionato artistico. Nel 1848 combatté sulle barricate di Santa Brigida. Condannato a morte in contumacia per le sue attività di cospirazione contro i Borboni, fuggì prima a L'Aquila nel 1848, poi a Firenze nel 1850, dove entrò in contatto con il circolo artistico che si raccoglieva nel Caffè Michelangelo. Nel 1855 si recò, insieme a Domenico Morelli e Serafino De Tivoli, all'Esposizione universale di Parigi, riportando a Firenze le nuove tendenze che contribuirono alla nascita della corrente pittorica dei Macchiaioli, ma egli stesso non abbandonò i soggetti storici. Nello stesso periodo prese parte alla Scuola di Staggia. Durante il sodalizio con i macchiaioli dipinse alcuni studi di paesaggio. Nel 1860 ritornò a Napoli, combattendo con le armate garibaldine. Proseguì anche in seguito l'attività politica: fu consigliere comunale a Napoli e a Firenze e rivestì cariche di governo con Bettino Ricasoli. Nel 1861 espose alla "Prima esposizione nazionale" di Firenze "I funerali di Buondelmonte", commissionatogli dal banchiere Vonwiller, che venne molto discusso. Nel 1865 fu incaricato di affrescare la cappella del Palazzo Reale di Napoli. Si stabilì definitivamente a Napoli nel 1867 e continuò a produrre quadri, presentati in varie esposizioni. Fra le varie commissioni ricevute, nel 1892 dipinse per la restaurata chiesa parrocchiale di Castrignano de' Greci (LE) cinque pale d'altare e quattro tondi. Contribuì alla nascita della pinacoteca nel Museo di Capodimonte. Sposò la pittrice greca Elena Bùkaras, che gli diede due figli, ma che in seguito abbandonò per un'altra pittrice greca Eleni Sionti, ed ebbe infine per compagna la pittrice Jane Benham Hay. Nel 1901 gli fu eretto un monumento nella città natale di Foggia.

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