Al termine del dibattito tutte le forze politiche
hanno infine convenuto che la strada da percorrere deve essere quella
delle verifiche serrate a tutela della salute della zona. La giunta si è
assunta dunque l’impegno di monitorare per periodi prolungati il
livello di campo elettromagnetico durante la piena funzionalità della
struttura, cosi come in precedenza fatto per il traliccio posto
all’interno della scuola di via Kennedy da cui è emerso che le emissioni
erano al di sotto dei limiti previsti per legge.
Il traliccio che fronteggia gli appartamenti di via
Kennedy sarà sorvegliato costantemente. I cavi verranno posti al centro
di monitoraggi continui, che terranno conto delle punte di
inquinamento elettromagnetico che si potrebbero creare a seconda dei
fabbisogni energetici.
È quanto emerso e deciso nel corso dell’ultimo
consiglio comunale in cui è stata votata all’unanimità la mozione
presentata da Pdl e lista civica Insieme per San Donato. Dopo
l’allarmismo sorto tra i cittadini preoccupati per la propria salute, la
politica guarda alla tutela dei residenti. Lo fa con scontri e
dibattiti anche in sede di consiglio.
L’assessore all’ecologia Andrea Battochio attacca
l’opposizione con prove alla mano, una documentazione con cui l’ex
esecutivo di centro destra aveva dato il benestare al progetto frutto
di un piano di risanamento che oggi è evidente a tutti. Prontamente
replica il capogruppo della lista Insieme per San Donato, ammettendo
che il precedente esecutivo fece uno sbaglio a non chiedere
l’allontanamento dalle case e ponendo nuovamente l’accento sulle
esigenze attuali dei cittadini.MilanoToday
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