Non
c’è pace per i lavoratori dello stabilimento sangiulianese di Bindi,
azienda leader sul territorio nella produzione di prodotti dolciari. Già l’anno scorso, infatti, la morsa della attuale crisi economica
aveva causato un tale calo del fatturato dell’azienda che, nel mese di
settembre, era stata attivata la cassa integrazione per 450 dei 600
dipendenti dello stabilimento sangiulianese. A distanza di un anno
dall’assunzione di quel provvedimento, però, ha iniziato a delinearsi un
quadro ancor più preoccupante. Nei giorni scorsi, infatti, Bindi ha
depositato in Assolombarda un documento che ufficializza l’esubero per
150 posti di lavoro, segno che l’azienda si trova ancora a navigare in
acque particolarmente agitate. Nei prossimi giorni i vertici aziendali e
le rappresentanze sindacali dei dipendenti saranno chiamate a riunirsi
ad Assolombarda, per affrontare la questione attorno a un tavolo. Solo
allora avranno il via le trattative da cui scaturirà il destino dei 150
lavoratori, con l’auspicio che l’esito delle discussioni non sia quello
che porta alla strada del licenziamento collettivo. Fonte: 7giorni
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