Attraverso
l’operazione denominata “Pipeline” e avviata dai carabinieri si San
Donato, le forze dell’ordine hanno sgominato un maxi traffico di
stupefacenti che coinvolgeva diversi Comuni del Lodigiano e del Sud
Milano.
Le indagini erano partite nel 2009, quando un borsone contenente armi
e munizioni era stato rinvenuto nell’androne di un condominio di via
Di Vittorio a San Donato. Da qui, il lavoro degli investigatori aveva
portato alla scoperta di una vera e propria rete dedita alla
circolazione della droga sul territorio, in particolare in alcuni comuni
del Sud Milano (San Giuliano, San Donato, Melegnano, Vizzolo e Cerro) e
del lodigiano. Alla luce di ciò, il lavoro investigativo è stato
successivamente suddiviso in due tronconi tra la procura milanese e
quella di Lodi. Alcuni dei pusher finiti in manette, tra l’altro,
smerciavano lo stupefacente anche in alcuni locali della movida milanese
e, tra i clienti, figuravano anche alcuni personaggi “vip”. I primi 16
arresti erano scattati lo scorso maggio, mentre nei giorni scorsi sono
state firmate ulteriori 12 ordinanze di custodia cautelare in carcere,
oltre a 8 ordinanze di arresti domiciliari. L’ammontare economico del
traffico di sostanze illegali sul territorio è stato quantificato in
circa 300mila euro mensili. Fonte: 7giorni
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