Ottimo rapporto qualità/prezzo, esteso assortimento di prodotti, buon
servizio alla clientela, forte presenza in tutta la Lombardia: nulla da
eccepire sui supermercati Esselunga, certamente tra i migliori sulla
piazza, come denota anche l'ascesa continua del fatturato della catena,
lungamente e caparbiamente gestita da Bernardo Caprotti, ormai ultra
ottuagenario e andato in "pensione" lo scorso dicembre. Ma sotto il
profilo dell'ambiente e del patrimonio artistico culturale della nostra
decadente Italia, il patron di Esselunga non pare altrettanto impegnato e
attento, dimostrando che l'etica imprenditoriale si può tranquillamente
sacrificare sull'altare del profitto economico. Prendiamo solo due
esempi, che implicano, per l'apertura di altrettanti supermercati, l'uno
l'abbattimento di uno degli ultimi boschi di Rozzano, l'altro lo
spregio del patrimonio storico-artistico di Mantova, città riconosciuta
Patrimonio Mondiale dell'Umanità dell'UNESCO. Il tutto con il
consenso delle rispettive amministrazioni, di schieramento opposto, ma
che evidentemente operano con implicite "larghe intese": non si tirano
indietro quando si tratta di ottenere presunti "benefici per la
collettività".
Il bosco non ha più mistero
Partiamo da quello più vicino a noi, pur se meno eclatante. Su un'area di 37mila mq totalmente boscata (mappata nel Piano diindirizzo forestale della Regione), oltre a un'Esselunga sorgeranno
edifici per il terziario e residenziali. Si trattava (ormai è stato
sterminato) di un bosco naturale che gli abitanti del luogo, forse per
via della sua impenetrabilità dovuta alla fitta presenza di alberi
secolari, chiamavano il "bosco del mistero". E, dato che c'era stata una
levata di scudi da parte di chi voleva difendere l'ambiente, si è
ottenuta la riduzione dell'area edificabile: saranno piantumati 200
alberi! L'allora sindaco PD di Rozzano, Massimo D’Avolio, a chiusura
della seduta consiliare aveva commentato: "Si tratta di un intervento di
ampio respiro che migliorerà la qualità urbanistica e l’accesso alle
attività industriali e produttive della zona. Abbiamo scelto di
preservare inoltre il patrimonio ambientale del territorio diminuendo
così lo sfruttamento edificatorio. Da qui scaturisce la precisa volontà
di ridurre gli indici di edificabilità e il peso degli insediamenti
nell’area". Eppure, proprio accanto al bosco vi è un'immensa area
dismessa di capannoni, che, a politici più lungimiranti, sarebbe parsa
assai più consona pur di non abbattere un simile bosco: lo si vede molto
bene dall'immagine qui proposta.
E a Mantova l'arte del "consenso"
Quella di inserire nella città virgiliana, davanti a Palazzo Te un
Esselunga su 4.000 mq (1.500 per i parcheggi) è una vicenda che -a
nostro avviso- non avrebbe mai neanche dovuto iniziare. Invece siamo
quasi al dunque: dopo il consenso del Comune, l'ultima parola spetta
alla Soprintendenza. E al Tar, perché Italia Nostra si è mossa per
cercare di fermare questa offesa al nostro patrimonio. L'area su cui
dovrebbe sorgere il supermercato è compresa nella cosiddetta "Buffer
Zone" (zona di rispetto), che secondo l'UNESCO "serve per garantire un
ulteriore livello di protezione ai siti del patrimonio mondiale
dell'umanità", e questo perché "molti siti affrontano problemi che
derivano, direttamente o indirettamente, dalla situazione delle loro
buffer zone. Nuove costruzioni all'interno di una buffer zone potrebbero
avere un impatto sul sito e potrebbero minacciare il suo Eccezionale
Valore Universale)". E anche i mantovani non sono proprio tutti d'accordo. Forse per questo, dopo il consenso del Comune, Caprotti ha pensato bene, poco prima di Natale, di inviare a
circa 25.000 famiglie una lettera in cui tenta di spiegare le ragioni a
favore della costruzione del suo supermercato. Tutto qui? No, c'è di
più: alla lettera è stato allegato un buono da 30 euro da spendere nel
supermercato di Desenzano del Garda. Ma, per tutti i dettagli, vi
rimandiamo a un esplicativo articolo pubblicato da Il Fatto Quotidiano
del 10 gennaio, a firma di Silvia Truzzi http://www.patrimoniosos.it/rsol.php?op=getarticle&id=107758.
A Caprotti, intanto, facciamo i nostri migliori auguri di godersi al meglio la sua pensione. Fonte: Associazione per il Parco Sud Milano
A Caprotti, intanto, facciamo i nostri migliori auguri di godersi al meglio la sua pensione. Fonte: Associazione per il Parco Sud Milano
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