martedì 14 gennaio 2014

Terra Fuochi: ok Governo a esercito in Campania

 
Sottosegretario Alfano, per contrastare ecomafia

Per contrastare le ecomafie nella tristemente nota Terra dei Fuochi, scenderà in campo anche l'Esercito: il Governo ha dato parere favorevole all'impiego dei militari tra le province di Napoli e Caserta. Ad annunciarlo è stato il sottosegretario alla Difesa, Gioacchino Alfano, commentando le modifiche al testo del decreto che, ha sottolineato, "ha visto le forze politiche, una volta tanto, tutte d'accordo, o quasi, nell'offrire soluzioni concrete per risolvere un problema specifico". L'unica astensione registrata è quella del Movimento 5 Stelle.

Intanto l'attività di individuazione dei veleni interrati dal clan dei Casalesi in quelle terre prosegue: continuano a emergere rifiuti speciali e urbani dal sottosuolo di Villa di Briano (Caserta), vicino alla strada statale 7 bis Nola-Villa Literno dove, da ieri, sono in corso scavi ordinati dai magistrati della DDA di Napoli sulla base di dichiarazioni rese da ex affiliati di rango al clan, ora collaboratori di giustizia.

Al momento, però, i fusti tossici interrati, indicati agli inquirenti da Roberto Vargas e Francesco Della Corte - ex fedelissimi di Nicola Schiavone, primogenito del capoclan Francesco Sandokan Schiavone, attualmente in carcere come il padre - non sono stati rinvenuti. E' emerso solo un bidone di latta della capacità di 20 litri con residui di solventi o idrocarburi (il contenuto sarà analizzato nei prossimi giorni), trovato alla profondità di circa 15 metri, ben al di sotto del livello della falda acquifera che, in quella zona, è tra i 10 e i 12 metri.
Ciò che sta emergendo, comunque, desta preoccupazione: si tratta, infatti, di una vera e propria discarica illegale, con rifiuti interrati fino alla profondità di oltre 20 metri. La pala meccanica usata per gli scavi ha scoperto soprattutto scarti di lavorazione dell'attività edile, in particolare amianto, insieme a fanghi forse di origine industriale e rifiuti solidi urbani.

Già nella metà degli anni '90 l'area fu sequestrata e sottoposta a controlli dopo le indicazione di Carmine Schiavone. Domani si tornerà a scavare, per scendere a quota 22 metri. Oggi il sindaco di Villa di Briano, Dionigi Magliulo, è intervenuto in difesa dell'economia del territorio, prevalentemente agricola. "I prodotti della nostra terra sono sani", assicura, "lo dimostrano le analisi fatte dall'Asl, dagli stessi agricoltori, e dalle aziende di trasformazione che acquistano da noi". Fonte: Ansa.it

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