I giovani musulmani scrivono a Papa
Francesco: «Aiutaci a riaffermare la libertà di religione». Proviene da
San Giuliano Milanese la lettera che la comunità araba locale ha
indirizzato al Vaticano.
San Giuliano Milanese (Milano), 18 febbraio 2014 - Si sentono minacciati dalla Lega Nord, i giovani musulmani scrivono a Papa Francesco: «Aiutaci a riaffermare la libertà di religione». Proviene da San Giuliano Milanese la lettera che la comunità araba
locale ha indirizzato al Vaticano per scongiurare il rischio che la
sede dell’associazione islamica Sabil possa chiudere i battenti dopo
dieci anni di attività sul territorio.
Il casus belli è stato
scatenato dal Carroccio. «La religione musulmana è anticostituzionale
perché ammette la poligamia e postula la superiorità dell’uomo sulla
donna», hanno attaccato i leghisti. Che hanno chiesto al Comune di
abbassare la saracinesca di Sabil. La proposta delle camicie verdi verrà
discussa questa sera in consiglio comunale.
Iseguaci di Maometto non intendono stare a guardare. Vergata sotto la regia di Muntaha Wahsheh, consigliera comunale del Pd, di origine giordana, la lettera a Sua Santità contiene lo sfogo di un gruppo di giovani. «In base a quanto previsto nell’articolo 19 della Costituzione — scrivono — è garantita la libertà di espressione e di diffusione del pensiero religioso anche attraverso i mezzi di comunicazione e di informazione. Si parla quindi di libertà religiosa, una libertà che ora qualcuno ci vuole vietare».
«In fondo tutto ciò che chiediamo è un luogo per praticare il nostro culto e la nostra religione in una città abitata da circa 1800 cittadini musulmani — proseguono — Inoltre la nostra associazione viene utilizzata anche per lo studio della lingua araba, o per aiutare le persone che hanno difficoltà economiche. In questi anni abbiamo intrapreso iniziative in collaborazione con il Comune, affinché in città si verificasse una reale integrazione. Non si capisce perché ora qualcuno abbia deciso di farci la guerra». «Caro Papa Francesco — concludono gli islamici —, Le chiediamo un piccolo appoggio per questa battaglia che ci siamo trovati a dover affrontare».Fonte: Il Giorno
Iseguaci di Maometto non intendono stare a guardare. Vergata sotto la regia di Muntaha Wahsheh, consigliera comunale del Pd, di origine giordana, la lettera a Sua Santità contiene lo sfogo di un gruppo di giovani. «In base a quanto previsto nell’articolo 19 della Costituzione — scrivono — è garantita la libertà di espressione e di diffusione del pensiero religioso anche attraverso i mezzi di comunicazione e di informazione. Si parla quindi di libertà religiosa, una libertà che ora qualcuno ci vuole vietare».
«In fondo tutto ciò che chiediamo è un luogo per praticare il nostro culto e la nostra religione in una città abitata da circa 1800 cittadini musulmani — proseguono — Inoltre la nostra associazione viene utilizzata anche per lo studio della lingua araba, o per aiutare le persone che hanno difficoltà economiche. In questi anni abbiamo intrapreso iniziative in collaborazione con il Comune, affinché in città si verificasse una reale integrazione. Non si capisce perché ora qualcuno abbia deciso di farci la guerra». «Caro Papa Francesco — concludono gli islamici —, Le chiediamo un piccolo appoggio per questa battaglia che ci siamo trovati a dover affrontare».Fonte: Il Giorno
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