Davide Guglielmo Righi, l' aggressore del tassista Alfredo Famoso,
morto martedì scorso dopo due giorni di coma, passa dal carcere ai
domiciliari. Lo ha deciso il gip di Milano Gianfranco Criscione che ha
derubricato il reato da omicidio volontario a omicidio
preterintenzionale, riconoscendo a Righi l'attenuante della
provocazione.
La Procura di Milano aveva chiesto che Righi, consulente informatico
di 48 anni, rimanesse in carcere con l'accusa di omicidio volontario con
dolo eventuale, ossia l'accettazione della possibilità e del rischio di
uccidere. La difesa, invece, rappresentata dall'avvocato Margherita
Rossi, aveva chiesto la derubricazione in omicidio preterintenzionale e
la scarcerazione, tesi accolta dal giudice.
Nell'interrogatorio di ieri davanti al gip, Righi ha sostenuto, tra
le altre cose, che quando il tassista è sceso dalla macchina dopo non
aver rispettato la precedenza delle strisce pedonali, ha avuto un
atteggiamento aggressivo nei suoi confronti. Il giudice ha riconosciuto
all'indagato l'attenuante della provocazione. Righi è stato fermato
lunedì scorso, nell'ambito dell' inchiesta coordinata dal procuratore
aggiunto Alberto Nobili e dal pm Maria Teresa Latella, dopo che domenica
scorsa in via Morgagni ha ucciso, secondo l'accusa, al termine di una
lite di viabilità, il tassista lanciandogli una confezione di bottiglie
d'acqua al volto. Famoso è morto dopo due giorni di coma. Tra la fine di
questa settimana e l'inizio della prossima verrà eseguita l'autopsia. Fonte: Ansa
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