L’Esposizione
Universale si avvicina a grandi passi e, con essa, si approssimano
anche le scadenze previste per la realizzazione di alcune importanti
infrastrutture viabilistiche lombarde. Nella giornata di ieri, martedì
11 marzo, il Pirellone ha ospitato l’insediamento del Tavolo operativo
permanente sulle opere Expo, una vera e propria cabina di regia pensata
per verificare che il cronoprogramma di tali opere venga rispettato.
Il tavolo, coordinato dal presidente della Regione, Roberto Maroni,
ha visto anche la partecipazione di Maurizio Lupi, Ministro delle
Infrastrutture, in qualità di interlocutore principale con il Governo.
Se, da un lato, il summit ha fornito garanzie circa la regolare entrata
in esercizio entro Expo delle principali opere viarie attualmente in
costruzione, per la metropolitana milanese si annuncia invece un futuro
decisamente incerto.
Il primo dato positivo riguarda la Pedemontana, cioè l'autostrada che
collegherà la provincia di Varese a quella di Bergamo, decongestionando
la A4 tra Milano e Venezia. Entro il 1° maggio 2015, data ufficiale di
esordio dell’Esposizione, saranno infatti operative le tratte B1 (7,5 km
dall’interconnessione con la A9 alla SP ex SS 35) ed A (15 km tra le
autostrade A8 e A9), mentre l’intera opera verrà completata per il
2017. Al contempo, è stato confermato che Pedemontana beneficerà della
defiscalizzazione per 400mln di euro, cioè quasi il costo complessivo
dell’opera.
Anche per quanto concerne Bre.Be.Mi. e Tem l’incontro in Regione ha
fornito importanti certezze. Se, come già annunciato dal Pirellone nelle
scorse settimane, Bre.Be.Mi. verrà inaugurata entro l’estate di
quest’anno, Tem entrerà regolarmente a pieno regime in tempo per Expo.
La vera e propria nota dolente emersa dal Tavolo operativo ha invece
riguardato la metropolitana milanese, per la precisione la nuova linea
M4, per la quale si puntava alla realizzazione delle due fermate Linate e
Frolanini. La minitratta, che avrebbe dovuto connettere lo scalo
ferroviario di Forlanini all’aeroporto di Linate, non sarà pronta in
tempo per il 1° maggio 2015.
Allo stato attuale, infatti, non sono ancora stati resi disponibili i
172,2 milioni di euro che il Comitato interministeriale per la
programmazione economica (Cipe) aveva stanziato per il Comune di Milano,
denaro ritenuto indispensabile per i lavori. Tali fondi verranno però
sbloccati solo se palazzo Marino sottoscriverà il closing finanziario
con le banche finanziatrici entro la fine del 2014, accordo di fatto non
ancora raggiunto.
Proprio per sopperire a questa lacuna, Regione Lombardia sta già
pensando a una soluzione alternativa, cioè garantire i collegamenti tra
scalo ferroviario e aeroporto tramite bus navetta.
Fonte: 7giorni
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