È stata una vera e propria mazzata quella subita dai commercianti di San
Donato Milanese, che si sono visti multare per mancato o errato
pagamento della tassa sulla pubblicità. Tutto comincia nell'ultima
settimana del giugno scorso, con l'ondata di multe piovute sulle teste
dei commercianti, a cui gli stessi hanno risposto con contestazioni e
proteste. Ogni tentativo di spiegazione è risultato vano e così i
negozianti si vedono ora costretti a pagare fino a 2mila euro di multa
per un'infrazione che non pensano di aver commesso. è il caso di quei
commercianti multati per aver esposto una targhetta con scritti gli
orari di apertura, un disegno sulla vetrina o una lavagnetta con due
frasi recanti il menù del giorno, tutte considerate pubblicità e quindi
sanzionate. Dapprincipio l'Amministrazione Comunale di San Donato aveva
dato speranze ai negozianti, prendendosi tempo "per verificare". Poi la
stangata. Il 5 agosto, durante una delle due riunione organizzate per
chiarire e discutere il fatto in oggetto, l'Amministrazione Comunale si è
espressa in favore di Ica Tributi, società concessionaria della
riscossione dell'imposta sulla pubblicità. Ica si è comportata "a norma
di legge", dunque i negozianti ora devono pagare, che l'applicazione
così fiscale del provvedimento appaia giusta o meno. Una situazione che
non solo non incentiva l'iniziativa privata, ma che appare agli
esercenti come un mero tentativo di far cassa sulle loro spalle.Fonte: Il Giorno
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