Gli investigatori impegnati nell’inchiesta nota
come “Mafia Capitale”, che a Roma ha portato alla luce una organizzazione criminale
capillare e legata alla malavita organizzata, ha toccato marginalmente anche il
territorio del Sudmilano. Nello specifico, gli investigatori sono arrivati a
San Donato, ricostruendo il business illegale della vendita di abiti usati
destinati ai poveri che, anziché giungere a chi ne ha realmente bisogno,
vengono smerciati all’estero, soprattutto in territorio albanese. Tale giro di
affari, che può fruttare sino a 2mln di euro all’anno, viene principalmente
gestito dalla Camorra e prevede la posa di alcuni cassonetti gialli per la
raccolta delle donazioni. Tali contenitori, del tutto abusivi e privi di
qualsivoglia autorizzazione, vengono collocati lungo le strade, di modo da
confondersi con quelli regolari appartenenti ad associazioni e enti di carità.
Le indagini della procura di Roma hanno portato nei giorni scorsi
all’individuazione a San Donato di alcuni di questi cassonetti, che sono stati
tutti prontamente rimossi. Allo stato attuale, quindi, su territorio
sandonatese sono rimasti soltanto i contenitori gialli autorizzati, di cui i
cittadini possono liberamente usufruire senza temere che gli indumenti donati
possano finire nelle mani sbagliate. L’insieme più consistente di raccoglitori
controllati dalla malavita organizzata sono stati individuati e rimossi dagli
investigatori in Campania e nel Lazio.Fonte: 7giorni
Nessun commento:
Posta un commento