giovedì 19 febbraio 2015

San Donato: Cavalcavia Parri - abusivi, topi e immondizia. La protesta: "E' una vergogna"

San Donato (Milano), 19 febbraio 2015 - Basta degrado baracche abusive, subito un parco per mettere in sicurezza la zona tra via Parri e Certosa. È l’appello lanciato dagli attivisti del Comitato Di Vittorio-Parri al Comune, stanchi di chiedere aiuto per denunciare la pericolosità dei terreni che si trovano sotto il cavalcavia di via Parri. Chiedono  una soluzione definitiva al problema del degrado, l’area è periodicamente presa d’assalto da nomadi e balordi che cercano rifugio sotto l’arcata del ponte. Baracche, pattume, sporcizia e topi che si aggirano ovunque. Un mese fa, il presidente del Comitato ha scritto una lettera ai vertici della polizia locale e dei carabinieri per chiedere una soluzione definitiva per la pulizia e la sicurezza della zona. Qualcosa si è mosso, ma non basta.
«La soluzione è stata parziale - spiega Italo Scardovelli, presidente del Comitato -, quella zona ha bisogno di essere messa in sicurezza con soluzioni a lungo termine, non con provvedimenti tampone che non eliminano il problema degli accampamenti abusivi. Dopo ogni sgombero i senzatetto ritornano sempre, è un problema ormai cronico». I terreni adiacenti al cavalcavia sono di due proprietà diverse, quindi le soluzioni sono sempre parziali: «Il terreno di proprietà di un’immobiliare è stato immediatamente messo in sicurezza - dice Scardovelli -, i carabinieri sono intervenuti subito dopo la nostra lettera e l’area è stata sgomberata e ripulita. È stata abbattuta una costruzione abusiva e la persona che viveva dentro, che pare avesse precedenti penali, è stata mandata via. Il problema rimane, invece, il terreno dell’ex Pirelli: secondo gli accordi, il terreno dovrebbe essere ceduto al Comune per essere trasformato in un parco pubblico verso Certosa e piazza Tevere, ma il progetto è ancora fermo». A ogni tentativo di ripulire l’area, bastano pochi mesi per vedere «fiorire» montagne di rifiuti di ogni genere.
«Non risultato che sia stata emessa alcuna ordinanza del Comune nei confronti di una proprietà che è palesemente inadempiente (ex Pirelli, ndr) – spiega Luciana Menegazzi, abitante di Certosa -, anche se sono iniziate alcune azioni di pulizia parziale dell’area. In mancanza di recinzione dell’area si ripresenteranno presto gli stessi problemi e, se nel contempo l’area stessa dovesse passare nelle mani del Comune, toccherebbe a noi recintarla e mantenerla in sicurezza finché non verrà realizzato il parco, per il quale si prevedono tempi molto lunghi».Fonte: Il Giorno

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