domenica 26 aprile 2015

Terremoto in Nepal, migliaia di vittime

Per le strade della Capitale panico e devastazione. Il sisma ha provocato anche una valanga sul campo base del'Everest: 18 alpinisti morti, tra loro il manager di Google Dan Fredinburg. Il sisma vissuto in uno studio tv


Due tremende e fortissime scosse di terremoto,  a distanza di 35 minuti l'una dall'altra hanno colpito alle 11,56 ora locale (erano le 8.11 in Italia) il Nepal, causando oltre 1.800 morti, oltre 4.700 feriti e tanti dispersi, la distruzione di siti archeologici e storici e una valanga sull'Everest che ha travolto il campo base uccidendo almeno 18 persone.
Almeno 250 persone sono state uccise nel crollo della storica torre Dharahara a Kathmandu. Lo riferisce la polizia nepalese aggiornando un precedente bilancio. La costruzione di nove piani, alta 63 metri, era affollata di turisti al momento della potente scossa.

"E' un disastro enorme. Ho aiutato nella ricerca e nel soccorso delle vittime in una vasta area disastrata. Ci sono molti morti, molti altri gravemente feriti. Altri moriranno se un elicottero non arriverà il prima possibile". E' il drammatico appello su Twitter di un alpinista romeno, Alex Gavan, che si trova al campo base dell'Everest.

Fra le vittime del terremoto in Nepal anche il manager di Google Dan Fredinburg, responsabile della privacy di Google X e co-fondatore di Google Adventure, una squadra interna a Google che ha trasformato in 'estremo' Street View, portandola in posti esotici come il Monte Everest. A confermare la sua morte la sorella, Megan, con questo post su Instagram. Fonte: Ansa

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