martedì 14 luglio 2015

Il Comune di San Giuliano a un passo dal baratro

Cittadini con il fiato sospeso, a rischio la tenuta finanziaria delle case comunali. A San Giuliano è arrivato il giorno zero, oggi si saprà se il Comune rischia il dissesto, oppure se ci sono margini di intervento per salvare i conti dell’ente. Tutto è affidato nelle mani della Corte di Appello. È stata infatti fissata per oggi l’udienza per la sospensiva del pagamento dei 5 milioni di euro a favore alla Sister Scarl, una delle società creditrici di Genia. Tra il 2005 e il 2010, Sister aveva realizzato per conto di Genia una serie di lavori pubblici, dalle rotatorie alla rete idrica e fognaria. Genia non aveva mai saldato il debito, così la società ha trascinato tutti in giudizio e, pochi mesi fa, il tribunale ha dato ragione all’azienda, condannando in primo grado il Comune a pagare il conto perché, di fatto, ha avuto un vantaggio economico dagli interventi. La sentenza è immediatamente esecutiva, quindi i soldi andrebbero versati subito, ma il Comune ha fatto ricorso in Appello chiedendo di sospendere i pagamenti in attesa della sentenza del ricorso. Oggi, la notizia bomba. Se i giudici accetteranno le ragioni del Comune e decideranno di spostare la data del pagamento alla conclusione del ricorso, il bilancio è salvo, altrimenti a San Giuliano si rischia il crac. "Il Comune è in una situazione di pre-dissesto finanziario - afferma l’ex assessore Mario Oro, che si è dimesso anche per una differente posizione rispetto al sindaco sul caso Genia -, eppure avremmo potuto chiudere la vicenda con una transazione di 1 milione e 500mila euro, facendo risparmiare al Comune e ai cittadini moltissimi soldi". Mancano all’appello quasi 10 milioni di euro per chiudere i bilancio di previsione 2015, se il Comune dovrà pagare subito la Sister c’è il rischio che il bilancio non venga approvato. "Guardo il bilancio e vedo che siamo appesi a un filo - ha scritto sui social il sindaco Alessandro Lorenzano -. Nonostante i 10 milioni che abbiamo accantonato in questi anni per proteggerci dai rischi e tutte le scelte di rigore che abbiamo sostenuto, non sono ancora certo che ce la faremo. Lo sapremo solo martedì (oggi per chi legge, ndr)». Fonte: Il Giorno

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