sabato 26 settembre 2015

Teleriscaldamento, San Donato fa scuola in Italia

San Donato Milanese (Milano), 26 settembre 2015 -Trentacinque chilometri di tubi sotterranei per portare acqua calda nelle case, più di 4mila persone potranno riscaldarsi con la rete di teleriscaldamento di Enipower. È statainauguata ieri la nuova centrale di cogenerazione di San Donato, l’impianto tecnologicamente più all’avanguardia d’Italia. La centrale, che si trova al Centro Ricerche Eni di via Maritano e si estende fino a Carpianello, è stata progettata per riscaldare le scuole, tutti i palazzi uffici del colosso dell’energia, il Quartiere Affari, l’ospedale e oltre 2mila appartamenti dislocati tra Metanopoli e il centro cittadino. Ci sono voluti cinque anni di lavoro per portare a termine l’ambizioso progetto, un maxi cantiere che ha lavorato per 800mila ore con picchi di presenze arrivate a 280 persone, senza nemmeno un infortunio. «Nel 2010, in un momento in cui il mercato dava segnali di forte indebolimento - spiega Daniele De Giovanni, amministratore delegato di Enipower - abbiamo voluto investire su un nuovo accumulatore di calore, un impianto innovativo che garantisce affidabilità nella fornitura di calore ai cittadini». San Donato, grazie a Mattei, è stata la prima città italiana che nel 1955 è stata dotata di una rete di teleriscaldamento alimentata con il gas naturale, oggi il primato è stato doppiato dotando la rete di una centrale che risulta la più innovativa che esista al momento sul mercato. «Continua a crescere l’eccellenza sandonatese - dice il sindaco Andrea Checchi -, questa centrale di cogenerazione è la sintesi più alta di sinergia tra la pubblica amministrazione ed Eni. I cittadini hanno dovuto sopportare numerosi disagi a causa dei cantieri aperti più volte sulle nostre strade, ma il risultato è quello di essere i primi in Italia ad avere una tecnologia così efficace». La vecchia centrale di Bolgiano è stata progressivamente dismessa in base allo stato di avanzamento del nuovo progetto, che presto vedrà estendere la rete di altri tre chilometri. «L’incremento delle potenzialità tecniche - spiega Umberto Vergine, capo divisione Eni Gas - ha consentito di allargare l’utenza servita, creando le necessarie premesse per un’ulteriore espansione. Sono due gli obiettivi raggiunti: il miglioramento della distribuzione termica e la massima attenzione all’ambiente, garantendo standard di assoluta eccellenza». Fonte: Il Giorno

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