Melegnano risolve definitivamente il problema
degli sversamenti delle acque fognarie nel fiume Lambro e negli altri corsi
d’acqua della città, evitando quindi il rischio di dover pagare una maxi
sanzione alla Commissione Europea. L’allarme era scattato negli scorsi mesi
quando Bruxelles aveva richiamato formalmente 51 Comuni italiani per un
inadeguato trattamento degli scarichi fognari, che andavano a confluire
illegalmente in fiumi e rogge, con gravi implicazioni a livello ambientale e di
inquinamento. Tra i Comuni in questione figurava anche Melegnano, la cui
situazione era ai limiti dell’emergenza igienico-sanitaria, soprattutto se
considerate le condizioni del fiume Lambro, nel quale confluivano gli scarichi
provenienti da numerosi insediamenti abitativi. Da qui, onde scongiurare il
pagamento di una maxi multa ad opera della UE, Il consorzio Cap, responsabile
del sistema idrico locale e di quello di molti comuni del Sudmilano, si è messo
all’opera, approntando un massiccio piano di lavori per un investimento pari a
3mln e 200mila euro. I lavori hanno consistito nella rimozione definitiva di
tutti gli sversamenti illegali e all’estensione conseguente della rete
fognaria, onde consentire un adeguato trattamento delle acque nere. Gli
interventi sono partiti nel quartiere Borgo, dove sono stati eliminati gli
scarichi sulla sponda sinistra del fiume Lambro. Successivamente i tecnici Cap
si sono concentrati su quelli nella roggia Spazzola e si sono poi spostati in
Centro Storico, tra le vie Predabissi e Monte Grappa. Infine gli allacciamenti
alla rete fognaria sono stati estesi anche alla sponda destra del Lambro, tra
le vie Medici e Frisi. Numerosi sono stati poi gli interventi in altri punti della
città, come nei quartieri Giardino e Montorfano, sempre per garantire che gli
scarichi delle abitazioni confluissero adeguatamente nella rete fognaria. Fonte: 7giorni
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