venerdì 27 novembre 2015

San Donato, la protesta dei lavoratori Eni e Saipem scende in piazza

Sono quattrocento i dipendenti di Eni e Saipem che si sono riuniti per protestare contro le scelte delle rispettive aziende. Hanno manifestato ai piedi dei palazzi uffici della città, dando vita a due ore di sciopero, in concomitanza con le altri sedi italiane.  Per quanto riguarda Eni, a far discutere è il piano industriale, che prevede di far decadere tutto ciò che non è “oil”, cosa che significherebbe un totale disinteresse del Gruppo nei confronti del settore della chimica. Il rischio disoccupazionale è di conseguenza molto alto, se si considera che il settore in questione occupa circa 5mila dipendenti, che lavorano nella ditta chimica che ha sede proprio a San Donato.  Il collegamento tra i due gruppi di manifestanti è dato dal fatto che il Gruppo Eni detiene il 30% di Saipem, per questo motivo gli scioperanti nella giornata di ieri, ad un certo punto sono confluiti in un’unica grande protesta.  I lavoratori di Saipem sono invece preoccupati dalla revisione affrontata dalla società, che prevede lo smantellamento delle attività “non essenziali”, dopo la mancata (o meglio, sfiorata) cessione all'estero. Chiamando in causa i numeri, saranno più di 8000 i dipendenti Saipem sparsi per le sedi di tutto il mondo, che perderanno il proprio posto di lavoro. A fronte di questa situazione, i sindacati chiedono certezze: «come sindacati – ha dichiarato a “Il Cittadino” Paolo Ventura per la Cisl -  attendiamo che ci venga presentato un piano industriale chiaro da poter discutere». La protesta non accennerà a spegnersi, piuttosto a rinfocolarsi, con la grande manifestazione in programma a Roma il 5 dicembre. Fonte: 7giorni

Nessun commento:

Posta un commento

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...