lunedì 1 febbraio 2016

«La BreBeMi è servita per interrare illecitamente rifiuti »

Ad affermarlo è la Procura antimafia di Brescia, in seguito a delle ispezioni a sorpresa eseguite nel cantiere di Roncadelle

Era il 30 novembre 2011 quando in conferenza stampa il vicario del procuratore nazionale antimafia Pierluigi Dell'Osso, ha parlato dei rifiuti tossici che sarebbero finiti nel sedime autostradale della BreBeMi per mano di un’organizzazione criminale. Per la precisazione ad essere incriminato per lo smaltimento illecito dei rifiuti tra il 2010 e il 2011, fu il gruppo Locatelli di Grumello del Monte, che aveva ottenuto il contratto dal Consorzio Bbm (il consorzio che si occupa della realizzazione di Brebemi) per le cosiddette Mps. Le materie prime secondarie, potevano essere utilizzate per la realizzazione dell’autostrada previa “ripulitura” delle stesse dai rifiuti tossici.Secondo i Carabinieri e la Procura antimafia di Brescia, i materiali arrivavano alla discarica (di proprietà della Locatelli) per il trattamento e ne uscivano senza essere stati risanati, finendo quindi in forma tossica (comprendente cromo esavalente) nel sedime autostradale.  

Ora, quattro anni dopo, l’ombra della mafia e dei rifiuti tossici si abbatte nuovamente sulla BreBeMi. A lanciare l’allarme è stata ancora la Procura Antimafia di Brescia, che opera in una zona molto sensibile in merito a questi temi. In seguito alle ispezioni a sorpresa svolti sui cantieri BreBeMi a Roncadelli, torna così d’attualità il traffico e lo smaltimento illegale di rifiuti che soffoca il territorio. 


I procuratori antimafia Franco Roberti e Roberto Pennisi hanno parlato di questa “crisi” al Corsera: «Brescia è uno dei punti sensibili del nostro territorio dal punto di vista dei traffici dei rifiuti. Se non altro perché nel territorio bresciano si concentra un quantitativo estremamente rilevante di attività produttive che producono rifiuti, tant’è vero che l’unico scopo al quale fino a questo momento è servita la Brebemi, è stato per interrare rifiuti. Io- continua il Procuratore Pennisi - che curo da poco il collegamento con Brescia, spesso vado da Brescia a Napoli in ferrovia. La ferrovia corre parallelamente alla BreBeMi e io la vedo sempre vuota. Purtuttavia, a noi la BreBeMi è nota nella misura in cui ha formato oggetto di una validissima indagine della Dda di Brescia anche per traffico illecito di rifiuti. C’è tutto un fenomeno particolarmente complesso, che non si può esaurire in poche battute». Fonte: 7giorni

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