giovedì 31 marzo 2016

San Donato, Campagnetta inquinata. E coltivata

Ortaggi inzuppati di metalli pesanti, pericolosi inquinanti che rischiano di finire sulla tavola di molti sandonatesi. 
Non si fermano le coltivazioni sulla Campagnetta, nonostante gli orti siano stati messi al bando da un’ordinanza firmata dal sindaco un mese fa. Il divieto era stato imposto dopo l’arrivo del verbale di Arpa, un dossier che attestava la contaminazione da metalli pesanti nei terreni della Campagnetta, terreno alla periferia di San Donato. Le sostanze sono state trovate fino a 30 centimetri di profondità, ma per ora il dossier di Arpa con tutti i dettagli è ancora top secret. "Nessun cartello è stato posto nell’area per avvisare gli ortisti di non piantare ortaggi, e soprattutto di non consumarli, a causa dell’inquinamento", tuona il consigliere comunale del Movimento 5 Stelle, Innocente Curci.
"Il sindaco è il responsabile della salute dei propri concittadini – continua - e pertanto non si può pensare di aver esaurito il proprio ruolo istituzionale semplicemente attraverso l’emanazione dell’ordinanza: si dovrebbe probabilmente “piantare” nell’area incriminata dei cartelli esplicativi con il chiaro divieto di coltivazione". Ma non solo. Cumuli di rifiuti invadono la zona più vicina al parchetto. "La Campagnetta è diventata una vera e propria discarica abusiva a cielo aperto – conferma Curci – e, a fronte dei lavori eseguiti per l’allacciamento di via Di Vittorio alla fognatura, è stata praticamente tracciata una strada all’interno dell’area. Anche in questo caso l’assenza di chi dovrebbe controllare è assordante e preoccupante". Il comitato Giù le Mani dalla Campagnetta, che negli scorsi anni tanto si è battuto per mantenere a verde quell’area, presentando una petizione popolare firmata da centinaia di cittadini per la creazione di un parco pubblico, ha chiesto al sindaco Checchi di convocare un’assemblea pubblica per fare luce sul problema dell’inquinamento.
"I controlli - spiegano dal Comitato - sono stati effettuati in dodici punti a livello superficiale del terreno (da 0 a 1 metro di profondità) e in due punti a un livello più profondo (da 1 metro a 2 metri di profondità). Dalle analisi è risultato che il terreno della Campagnetta è inquinato da vari tipi di metalli, provenienti da produzioni industriali. In uno dei punti di indagine è risultato anche un inquinamento da idrocarburi. Ci è stato detto che sarà necessario bonificare l’area, che per i lavori di risanamanento si prevede una durata di circa due anni e che solo dopo la bonifica si potrà procedere alla realizzazione del parco". Il Comitato Campagnetta ha inviato al primo cittadino e alla giunta una lettera con la quale chiede, in modo dettagliato, informazioni e documenti su diversi aspetti sanitari, giuridici e urbanistici riguardanti la bonifica dell’area. "Abbiamo chiesto che all’assemblea siano presenti i tecnici dell’Arpa, in modo che le informazioni relative a inquinamento, bonifica e rischi per la salute possano essere più approfondite e complete".Fonte: Il Giorno

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