Concluso il primo lotto di demolizioni lungo lo scolmatore del Redefossi, il Comune punta alla riqualificazione ambientale con un progetto di forestazione
Dopo anni di incuria, l’area ai margini dello scolmatore del Redefossi si prepara a cambiare volto. Al posto delle baracche di fortuna e degli orti abusivi che per decenni hanno occupato la zona, sorgerà un bosco urbano, frutto di un articolato progetto di riqualificazione promosso dal Comune. Il primo lotto di interventi, da poco concluso, ha permesso di demolire le strutture costruite illegalmente con materiali di fortuna e, in alcuni casi, contenenti amianto. Alla bonifica ha fatto seguito lo smaltimento dei rifiuti e la posa delle recinzioni, restituendo al comparto un aspetto più decoroso. Il costo complessivo dell’operazione supera gli 800mila euro, finanziati interamente con risorse comunali. La seconda fase dei lavori, prevista entro la fine dell’anno, interesserà le restanti porzioni dell’area, da tempo oggetto di degrado e coltivazioni non autorizzate. L’obiettivo dell’amministrazione guidata da Francesco Squeri è quello di ripristinare la legalità e restituire alla città una zona periferica oggi compromessa. Parallelamente, il Comune ha avviato i primi contatti con enti specializzati in forestazione urbana per definire un piano di piantumazione che preveda l’introduzione di specie autoctone e resilienti. Solo al termine della completa bonifica, il comparto potrà trasformarsi in un polmone verde, simbolo di rigenerazione ambientale e di una nuova visione sostenibile per San Donato. Fonte: 7giorni
Nessun commento:
Posta un commento