lunedì 5 maggio 2008

Il Castello di Melegnano

Il Castello è uno dei monumenti più significativi del tardo medioevo melegnanese e lombardo. La massiccia costruzione rimane il ricordo e il simbolo dell'epoca viscontea. Ha una pianta quadrilatera a forma di U. In origine sembra presentasse pianta quadrilatera con quattro torri con all'interno un ampio cortile. Oggi i corpi di fabbrica sono tre: facciata, lato est e lato ovest; restano anche due torri anteriori. La facciata che guarda la piazza è giunta intera, mentre il lato di fondo e' mancante e pare sia stato atterrato da Francesco Sforza nel 1449 insieme alle altre due torri mancanti.

Parte del fossato e' ancora visibile, molto profondo originariamente e in comunicazione col Lambro. Si ricorda col nome di Fossa Medici e il nome di fossa e' rimasto all'osteria detta appunto" della Fossa" che si trova nella parte sinistra della facciata. Il rivellino, che era l'avamposto offensivo e difensivo, oggi è limitato a due pareti e del ponte levatoio non restano tracce. Dal ponte attuale si accede al monumentale ingresso costituito da un grosso arco fregiato in cotto. Il cortile interno è diviso in tre parti e su due lati è circondato da un porticato sostenuto da archi a tutto sesto. Sul portico interno della facciata centrale si affacciavano le abitazioni e i locali di servizio e il portico dell'ala est era usato per le stalle e i depositi del fieno. Alla sale superiori si arriva mediante due scale. Una è lo scalone che inizia a destra dopo l'arco d'ingresso. Esso è formato da scaglioni di mattoni separati da cordoni di sasso per permettere la salita dei cavalli (da cui il nome di scala cavallara). L'altra scala si apre sotto il lungo porticato e ha le pareti affrescate.

La prima sala che s'incontra salendo la grande scalinata e' la sala dell'imperatore. Vi sono affrescate città tedesche: Worms, Colonia, Francoforte, ecc., teatro di avvenimenti politici del tempo di Carlo V che ebbe buoni rapporti con Gian Giacomo Medici. Le figure femminili simboleggiano le Virtù e le Arti. Sulla sinistra vi è la Sala degli Dei, nella sala da pranzo attigua figurano affreschi di ispirazione mitologica greca e romana. Notevole il Salone delle Battaglie alle cui pareti sono raffigurati i luoghi in cui si svolsero le battaglie e le imprese di Gian Giacomo Medici. Il terzo salone e' detto di Ercole perché vi sono raffigurate le vicende del mitico eroe. Nel salone degli Argonauti e' rappresentato il mito omonimo. La sala degli stemmi riporta sedici stemmi di altrettante famiglie nobili melegnanesi. Dal cortile si accede alle stanze private. Scale e volte sono affrescate ancora con scene mitologiche che si alternano agli stemmi delle nobili famiglie. Oggi quello che e' rimasto del castello e' il risultato di molti interventi per adattamenti, riparazioni, aggiunte che si sono succeduti nei secoli.

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