sabato 26 luglio 2008

I cavatori alleati dell’ambiente: 350mila euro per il Parco Sud

Serviranno per investimenti che porteranno piste ciclabili e altri alberi e arbusti.


Il Parco Agricolo Sudmilano potrà contare su 350mila euro da investire in verde e piste ciclabili.

Questo risultato è stato possibile grazie a un accordo sottoscritto ieri a palazzo Isimbardi tra Bruna Brembilla, assessore provinciale all’ambiente e presidente del Parco sud, e nove società di escavazione iscritte all’Anepla (Associazione nazionale estrattori produttori lapidei e affini) e già operanti nel parco stesso. Tra queste rientrano la Cosmocal di San Donato e San Giuliano, i Fratelli Manara di Peschiera Borromeo, la Monte Verde Calcestruzzi di Colturano e la Sudcave del comune di Mediglia. Una cifra sostanziosa che verrà impiegata nella piantumazione di nuovi alberi e in progetti verdi targati Metrobosco, il grande anello della provincia di Milano. «Un grande successo che servirà a riqualificare le aree degradate intorno alle cave - sottolinea l’assessore Brembilla -, trasformandole in zone piacevoli dal punto di vista estetico e importanti per quello ambientale e naturalistico. I progetti realizzati rappresentano una grossa opportunità di far crescere lo sviluppo economico di pari passo con la valorizzazione del nostro territorio». Il Parco Agricolo Sudmilano ha un’estensione di 47mila ettari e interessa 61 dei 189 comuni della provincia di Milano. In totale le cave sono 12, per un’area di 700 ettari (1,5 per cento del territorio del parco) e di questi ben 230 sono costituiti da laghi di cava. Si tratta di un parco che intreccia motivi di salvaguardia e tutela del territorio con la difesa di una funzione economica, come quella agricola, che ha segnato la storia del progresso di quest’area. Con un grande obiettivo: governare lo sviluppo attraverso criteri di compatibilità ambientale e nel rispetto della sua vocazione agricola. «Si tratta di un accordo che testimonia gli eccellenti risultati che si possono ottenere nella soluzione dei problemi legati alla gestione dell’utilizzo delle risorse territoriali - commenta il presidente Anepla Cirino Mendola -. In particolare mi piace evidenziare come le imprese del nostro settore, forti di una nuova consapevolezza ambientale, a fronte di migliori garanzie sulle prospettive future di sviluppo possono trasformarsi in vere protagoniste della tutela del territorio e delle sue risorse naturali». Inoltre, il recupero di aree dismesse e abbandonate per poi rimetterle a disposizione della gente che ama la natura e la vita all’aria aperta, rientra a pieno titolo nelle proposte del Parco Agricolo in vista dell’Esposizione universale in programma per il 2015.

Fonte: Il Cittadino

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