mercoledì 6 agosto 2008

Melegnano: «Abbattiamo il busto di Garibaldi È come averne uno di Licio Gelli»

La Lega: «Perché dobbiamo avere una piazza intitolata a un feroce assassino?»

Proposta choc della Lega nord:

«Via il busto di Giuseppe Garibaldi dal cuore di Melegnano». «Perché - si legge in una nota diffusa da Paolo Fugazza, capogruppo consiliare del Carroccio - Capo d’Orlando chiama e Melegnano risponde». Il riferimento è al comune in provincia di Messina, dove pochi giorni or sono il sindaco ha preso a picconate la targa di piazza Garibaldi, che è stata rinominata piazza IV luglio. «È chiaro - prosegue Fugazza nel suo ragionamento - che la storia, e quella del nostro Risorgimento in particolare, deve essere riscritta. Poche luci e troppe ombre, infatti, si addensano sulla pseudo-unificazione di un paese che non c’era, non è mai stato e mai ci sarà. D’altro canto - attacca il capogruppo lumbard -, il Risorgimento non è stato certo un movimento di massa, ma è stato perpetrato ai danni di tutte le popolazioni via via annesse da una sorta di elite di cui facevano parte semi-intellettuali e giovani disoccupati, inquadrati da una cultura tanto sommaria quanto ideologica e da una idea approssimativa di nazione. Lo Stato italiano, insomma, nacque in un clima di generale ignoranza. Del resto, quei territori non conquistati con la forza delle armi sono stati annessi attraverso plebisciti fittizi, con le popolazioni chiamate ad esprimersi che erano in gran parte analfabete. Ed in un quadro tanto fosco - incalza Paolo Fugazza - trovano posto anche i più grandi massoni della storia, da Cavour a Mazzini passando per Garibaldi». Di qui la clamorosa conclusione del capogruppo del Carroccio: «Ma perché - si chiede Fugazza - dovremmo continuare ad avere una piazza nel cuore di Melegnano intitolata ad un feroce assassino e pure massone come Garibaldi?». Collocata proprio nel centro di Melegnano a poche decine di metri da palazzo Broletto sede del municipio, l’attuale piazza Garibaldi ospita tutta una serie di bar ed esercizi commerciali. «Perché allora - rincara la dose l’esponente cittadino della Lega - non intitolare una piazza anche al venerabile massone Licio Gelli? Certo, sono provocazioni, ma per Melegnano auspico che le vie dedicate agli pseudo-eroi del cosiddetto Risorgimento tornino invece ad essere intitolate agli eroi veri e millenari che fanno parte della nostra storia. In primis, quindi - ribadisce in conclusione Fugazza -, mi auguro che la piazza ora dedicata al massone Garibaldi sia intitolata alla gloriosa famiglia dei Visconti, i cui esponenti hanno vissuto a Melegnano. Ma esorto anche alla rimozione del busto di Garibaldi, che si trova proprio al centro della piazza».
Fonte: Il Cittadino

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