giovedì 18 settembre 2008

Un abitante su dieci arriva dall’estero

Nel Lodigiano sono invece approdati 20.800 stranieri: i dati dal centro studi sulla multietnicità di palazzo Isimbardi.ra Milano e provincia si contano circa 422mila immigrati.

Nelle province di Milano e Lodi un abitante ogni dieci arriva dall’Est Europa o dai Paesi in via di sviluppo: cioè in pratica è un migrante. Fra Milano e provincia, con quattro milioni di abitanti, ci sono 422mila immigrati. Nel Lodigiano, circa duecentomila abitanti, 20.800. Sono queste le tendenze, per certi versi clamorose, rilevate dall’Ismu (Centro iniziative e studi sulla multietnicità), dalla provincia di Milano e dalla regione nell’Undicesimo rapporto sull’immigrazione straniera in provincia di Milano, presentato ieri con il dettaglio di tutti gli ambiti territoriali della Lombardia. Il rapporto Ismu-Provincia-Regione rappresenta dal 1998 una delle fotografie più attendibili del colossale fenomeno rappresentato dall’immigrazione extraeuropea (ma anche quella interna all’Unione europea) verso l’Italia, in particolare verso la zona delle metropoli del nord. Secondo lo studio 2008, aggiornato a metà del 2007, la presenza complessiva di immigrati in Lombardia si appresta a tagliare il nastro del milione di persone, sostanzialmente corrispondente a un abitante ogni 9,5. A metà dell’anno scorso l’osservatorio stranieri Ismu stimava in 938-940mila il valore più attendibile della presenza totale di immigrati in tutto il territorio lombardo, considerando il solo bacino composto dai cosiddetti “Pvs”, Paesi in via di sviluppo (Asia, Africa, America del Centro-Sud) e dell’Europa dell’Est ex sovietica. Il numero assoluto di non italiani, comprendendo i comunitari, è già sicuramente oltre il milione. Le stime sono comprensive anche degli irregolari e dei “regolari non residenti”, cioè delle situazioni parzialmente o totalmente sommerse da un punto di vista burocratico. Secondo le tabelle rese note ieri 422mila persone di nazionalità non italiana vivono fra Milano e provincia con la seguente divisione: dentro la cerchia comunale di Milano 212mila (si parla sempre di bacino “Pvs” più Europa dell’Est), nel resto dell’hinterland, Sudmilano compreso quindi, 209mila stranieri con la medesima origine geografica. Gli irregolari, che dappertutto rappresentano la quota minoritaria, sarebbero rispettivamente 71mila (provincia più comune di Milano) e 33.800 nel solo territorio extracomunale. Passando al dettaglio delle province, Lodi è la penultima dopo Sondrio per stima attendibile della presenza straniera a metà del 2007. Secondo l’Ismu, che lavora sia sui dati anagrafici che con interviste a campione, nel Lodigiano ci sono 20.800 extracomunitari - o da poco comunitari, se si considera l’Europa Orientale - e il dato più attendibile degli irregolari è di 2.100 presenze. Milano è seguita, per incidenza proporzionale di stranieri dai “Paesi a forte pressione migratoria”, da Bergamo e Brescia, mentre appena sopra Lodi c’è Lecco. In generale, lo studio statistico ha messo in luce come dal 2000 in avanti l’immigrazione ha rallentato, relativamente, a Milano, e accelerato nelle altre province. Infatti, mentre nel 2001 a Milano c’erano già 218mila immigrati, nel Lodigiano il valore era 6.800.
Fonte: Il Cittadino

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