venerdì 19 settembre 2008

Viboldone, via al nuovo piano che piace alla soprintendenza


San Giuliano - Il futuro del borgo prevede un insediamento di 150 abitanti

Il domani di Viboldone prevede un nucleo residenziale di circa 150 abitanti, che si insedieranno nei complessi ristrutturati e negli edifici di nuova costruzione. Si apre così una nuovo capitolo per il suggestivo tratto di Sudmilano che ospita l’abbazia degli Umiliati, il cui futuro è stato tracciato in uno schema che dovrebbe rappresentare un definitivo trampolino di lancio basato sul recupero, sul rispetto per la storia e sulla salvaguardia del panorama rurale. Dopo una lunga sequenza di vicissitudini, il vertice del comune di San Giuliano annuncia la presenza di un progetto che corre sui binari imposti dalla soprintendenza che circa un anno fa aveva posto una serie di vincoli che hanno richiesto l’annullamento del disegno inizialmente previsto nel Programma integrato di intervento approvato in consiglio comunale. Ora l’iter è già scattato con un nuovo progetto completamente rivisto. «È previsto un contenuto incremento volumetrico che si aggira intorno ai 5mila metri cubi - annuncia il sindaco Marco Toni -: le nuove edificazioni sorgeranno dopo la roggia, in un tratto successivo alla trattoria ancora funzionante. In totale, sono previsti tra i 150 e i 160 residenti». Come richiesto dalla soprintendenza ai beni culturali verrà inoltre mantenuto il cannocchiale visivo che consentirà a chi transita sulla provinciale 164 per Locate Triulzi di allargare lo sguardo verso l’abbazia. Un ruolo di rilievo nella valorizzazione dell’antica nicchia locale, sarà giocate dalla Corte Grande, che passerà al comune. «Verrà definito un piano - riprende Toni -, che prevede la ristrutturazione della corte grazie a un investimento pubblico-privato con la partecipazione di fondazioni bancarie. Il complesso ospiterà attività congressistiche e museali, e sono in corso valutazioni con l’Università statale di Milano riguardo l’insediamento del dipartimento universitario». Insomma l’ingranaggio si rimette in movimento, e questa volta rispetto al passato l’iter dovrebbe procedere celermente, in quanto l’incremento di volumi previsto non richiede più uno strumento complesso come il programma integrato, bensì il nuovo schema decollerà con un piano di recupero. Ma se l’attenzione in questa fase è soprattutto concentrata sull’aspetto edificatorio e sulle prospettive in vista per la Corte Grande, l’operazione in corso dovrebbe apportare anche alcune migliorie al borgo nel suo complesso. In particolare, sono già stati definiti aspetti come «il rifacimento della fognatura, la chiusura al traffico di via Folli il cui manto stradale sarà ricoperto di acciottolato e il piano di illuminazione». Ingredienti che dovrebbero corredare un punto di riferimento dall’alto valore spirituale, ma anche architettonico e storico per tutta la zona del Sudmilano. In base a una stima infatti ogni anno si concentrano a Viboldone circa 40mila visitatori che fanno capo all’abbazia che ospita in uno spazio attiguo il monastero delle suore benedettine. Dopo due progetti andati in fumo, il borgo e i suoi gioielli si preparano così a un rilancio, nel rispetto della tradizione, con una nuova proposta, già definita in tutti gli aspetti, che si appresta ad affrontare gli ingranaggi della burocrazia.
Fonte: Il Cittadino

Nessun commento:

Posta un commento

Related Posts Plugin for WordPress, Blogger...