venerdì 24 ottobre 2008

Dalla poesia di Massimo Troisi un aiuto ai piccoli cardiopatici

I proventi del cd curato da Enzo Decaro sosterranno i progetti del dottor Frigiola

Il “cuore” di Troisi batterà in quello dei bambini cardiopatici. Gli incassi dell’album Poeta Massimo, con cui il noto attore Enzo Decaro (Provaci ancora prof 3) ha riproposto in note le toccanti espressioni poetiche dell’indimenticabile amico Troisi - che lì parlava di «quel cuore malato» che lo avrebbe poi tradito all’apice della carriera - andranno infatti a finanziare i progetti per i piccoli pazienti di cui si occupa l’Associazione bambini cardiopatici nel mondo. Sodalizio capitanato dal professor Alessandro Frigiola, responsabile della cardiochirurgia pediatrica del Policlinico di San Donato. Decaro, che ha lavorato sui vecchi testi di Troisi, ripensando ai tempi antecedenti il successo de La smorfia (il trio formato dai due amici con Lello Arena), ha così teso una mano al noto sodalizio impegnato da 12 anni nell’assicurare interventi salvavita ai giovanissimi delle latitudini più povere. «Ho conosciuto Decaro a Roma, nel corso di una serata di beneficenza - racconta Frigiola -: lui si è avvicinato, spiegandomi che era disponibile a fare qualcosa con noi. Ne è nata una bella collaborazione, con l’appoggio di tutto il suo gruppo: basti pensare che ci ha ospitato anche nei suoi spettacoli, rinunciando a una canzone per lasciare spazio alla nostra associazione. Durante questo percorso gli è venuta l’idea di devolvere alla nostra realtà parte degli introiti dell’opera dedicata a Troisi, che andranno a finanziare le molteplici iniziative in corso, che per essere portate a termine, necessitano di fondi». È sorta così un’alleanza benefica da cui sortiranno nuovi sviluppi, sulla base di altri esempi che hanno visto big del mondo del calcio e dello spettacolo vestire i panni di testimonial nel corso di campagne di sensibilizzazione attraverso cui i medici volontari del sodalizio hanno portato in tutto il mondo la loro competenza e la loro esperienza in sala operatoria. Basti pensare che in dodici anni, attraverso l’associazione di Frigiola e il sodalizio Cuore Fratello di don Claudio Maggioni (di cui pure il chirurgo è socio), sono stati eseguiti 952 interventi nei paesi più svantaggiati del pianeta. Inoltre l’impegno è stato giocato anche sul fronte della formazione con 207 borse di studio assegnate in collaborazione con il policlinico di San Donato a medici stranieri.
Fonte: Il Cittadino

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