venerdì 24 ottobre 2008

Piemonte e Puglia insieme per le energie rinnovabili

Firmata un'intesa quinquennale di collaborazione per sperimentare il rivoluzionario sistema eolico progettato e costruito dal Politecnico.

TORINO - Piemonte e Puglia, territori caratterizzati dai più vasti programmi di investimenti pubblici sul fronte delle energie rinnovabili, uniscono le forze per rendere più rapidamente raggiungibile l’obiettivo dell’indipendenza energetica dal petrolio. Oggi a Torino i presidenti Mercedes Bresso e Niki Vendola, entrambi fortemente contrari al nucleare, hanno firmato un’intesa in base alla quale le due Regioni avvieranno una collaborazione di cinque anni nel campo delle energie rinnovabili.
Fra le iniziative comuni figura la sperimentazione di un rivoluzionario sistema eolico basato sul principio dell’aquilone, progettato e costruito dal Politecnico di Torino.
L’idea è quella di utilizzare vele simili agli aquiloni per catturare il vento fino a 800 metri di altezza. E ancora, la ricerca sulla foglia artificiale, per imparare a imitarne la fotosintesi, che è il metodo naturale più efficiente nello sfruttamento dell’energia solare. Piemonte e Puglia, hanno rimarcato i due presidenti, sono contrarie alla produzione di energia dalle biomasse alimentari, ma avvieranno sperimentazioni per l’utilizzo di biomasse legnose.
«L’Italia - ha osservato Bresso - nonostante gli evidenti vantaggi legati all’abbondanza di sole e di vento, alla presenza forte dell’industria meccanica e alla riconosciuta creatività è in Europa fanalino di coda sullo sviluppo delle fonti di energia pulita. Questa collaborazione servirà per aiutarci a colmare il ritardo, orientando le nostre economie oggi a crescita zero come in gran parte dell’Occidente verso settori destinati a una crescita impetuosa. La Germania, che ha meno giornate di sole dell’Italia, ha investito fortemente sul solare. E la produzione di pannelli solari - ha sottolineato - cresce attualmente al ritmo del 40% all’anno».
Vendola, che ha ricordato di avere iniziato proprio da Trino Vercellese, in Piemonte, la propria battaglia contro il nucleare, ha rimarcato come la Puglia già oggi produca un discreto quantitativo di energia con l’eolico. «Il modello di sviluppo basato sul petrolio - ha detto - rappresenta un’ipoteca sulla desertificazione del Mediterraneo. Già ora la Puglia è senza acqua. Noi stiamo agendo nella direzione dello sviluppo delle energie alternative perchè non vogliamo essere vittime di un modello di sviluppo antieconomico, antiecologico, antiumano».
Fonte: La Stampa.it

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