L'insegnante, una giovane precaria, urla contro gli alunni agitati: 'Asini', 'bestie' e anche qualcosa di più forte. A fine lezione rivolge, alla mamma adottiva di un bimbo, la frase incriminata: "Signora, lo riporti nella giungla". Il giorno dopo viene sollevata dall'incarico.Milano, 3 ottobre 2008 - "Lunedì pomeriggio, lezione di matematica in una scuola elementare di Milano. C'è un po' di confusione in prima. La maestra, una giovane precaria arrivata in quell'istituto da meno di un mese, non riesce a gestire la classe. Perde il controllo, urla e insulta gli alunni. 'Asini', 'bestie', grida. Trascende. 'Stronzi', dice. Poi, a fine lezione, davanti a genitori e piccoli, si rivolge alla mamma adottiva di un bimbo di colore: "Signora, lo riporti nella giungla". Il giorno dopo l'insegnante viene sollevata dall'incarico. Razzismo, inesperienza, incapacità di insegnare. Difficile capire cosa sia scattato nella testa di quella docente che già dai primi giorni di lezione aveva suscitato qualche perplessità nelle famiglie. Un crescendo. Fino all'episodio di questa settimana".
Fonte: Il Giorno
Fonte: Il Giorno
Nessun commento:
Posta un commento