sabato 25 ottobre 2008

Tra Sesto e Poasco la fermata del treno: si raccolgono firme

L’idea parte da San Giuliano: potenzialità di 10mila passeggeri.

Treni che ogni che ogni 15 minuti raccolgono passeggeri di Sesto Ulteriano e Poasco? I cittadini della frazione sangiulianese sono pronti a scendere in campo con una raccolta firme tesa a sollecitare le istituzioni, riguardo la realizzazione di una nuova fermata ferroviaria, che fornisca risposte alla crescente esigenza di trasporti pubblici. Del resto, la messa in funzione dell’alta velocità potrebbe aprire decisi spiragli capaci, sulla carta, di dare riscontro a un sogno accarezzato da anni da parte residenti di entrambe le frazioni limitrofe, i quali in più occasioni hanno sollecitato ai vertici dei rispettivi enti locali l’opportunità di avere a portata di mano un prezioso servizio di collegamento con la metropoli mediante l’utilizzo dei binari della tratta Milano - Pavia, che attraversa il confine tra San Giuliano e San Donato. Se infatti quando si iniziò a parlare di questa ipotetica fermata, fu ventilata una portata di utenza giornaliera pari a circa 7 mila passeggeri, tenendo conto dell’elevato afflusso di pendolari che fanno capo al vasto comparto produttivo di Sesto Ulteriano ora, in base ai nuovi dati, i numeri risulterebbero ben più elevati. Nel documento, che parte dall’area decentrata sangiulianese per essere poi diffuso anche a Poasco, viene evidenziato che il progetto in questione ha dalla sua parte le delibere approvate negli anni scorsi dai consigli comunali, cui si somma un ulteriore documento licenziato nel 2005 dal consiglio provinciale. Inoltre, per quanto l’aspetto economico, i promotori della petizione fanno rilevare che «Milano ospiterà Expo 2015: questo straordinario evento porterà nelle casse del comune di Milano notevoli contributi economici anche per finanziare le infrastrutture di trasporto pubblico». Mentre sotto l’aspetto logistico, è stato fatto notare che «l’inserimento della fermata di Pieve Emanuele potrebbe rappresentare l’occasione per realizzare un nuovo binario parallelo che colleghi la stazione di Rogoredo: in questo modo si realizza una tratta dedicata solo al trasporto locale». In conto viene quindi messo l’Expo, ma anche il futuro «Centro europeo di ricerca biomedica avanzata» previsto in prossimità della vicina via Ripamonti a Milano, dove si creerebbe una rete di strutture sanitarie con «non meno di 20.000 persone/giorno». E con l’occasione, viene altresì ricordato che si tratta di «strutture che non sono collegate con il trasporto pubblico». Tendendo conto delle articolate premesse, complete di dati, si alza un sollecito che, prima di raggiungere le autorità competenti, attende il sostegno della comunità di questo tratto di Sudmilano.
Fonte: Il Cittadino

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