sabato 25 ottobre 2008

“Paullo che pedala”, in bici alla scoperta del territorio

Sempre più persone si accostano alle cicloescursioni “tranquille”, sfuggendo pertanto all’idea stereotipata della bici come impresa sportiva o avventura estrema. Infatti anche l’associazione “Paullo che pedala” raccoglie ormai ben 120 soci.

Tanti adulti e qualche giovane, nonni e nipoti, tutti insieme a pedalare nel territorio tra Lodi e Milano. Perché “Paullo che pedala”, aderente alla Fiab (Federazione italiana amici della bicicletta), si pone proprio l’obiettivo di coinvolgere le famiglie. E questo forte spirito aggregativo muove iniziative come quella prevista per oggi, ovvero una pedalata da Paullo (partenza da parco San Tarcisio alle 9.15) alla cascina Virolo (Mulazzano), passando per Tribiano (dove ci si ritrova al parco di via fratelli Cervi poco dopo l’avvio). Una giornata a contatto con la natura, insomma, per muoversi, giocare (i piccoli) e acquistare i prodotti agricoli locali (i grandi).L’associazione di Paullo è in crescita. Quest’anno le iniziative realizzate sono state tante e tutte molto partecipate: pedalate lungo la Muzza, lungo l’Adda, all’estero, sotto le stelle, serate dedicate ai racconti di viaggio alla Casa dell’acqua e persino degli incontri tenuti alle scuole primarie di Paullo sulla sicurezza in bici. Alla base una intelligente macchina organizzativa, lanciata da Ezio Intropido e Daniela Paraboschi, i quali hanno puntato a costruire un appassionato gruppo di persone che potesse lavorare anche alla pianificazione dei prossimi itinerari ciclabili. Che sono già definiti, insieme alla documentazione dei percorsi cicloturistici che da Paullo si diramano nell’Alto Lodigiano e nel Sudmilano, per la quale si è pensato anche a delle traduzioni in inglese e tedesco da diffondere in rete. Perché “Paullo che pedala”, supportata dal comune di Paullo, dalle provincie di Lodi e di Milano e dal Consorzio di bonifica Muzza-Bassa Lodigiana, promuove la mobilità ciclabile ma anche la riscoperta, valorizzazione e tutela del patrimonio culturale e naturalistico locale. Già quest’anno, del resto, molte gite in bici prevedevano anche visite guidate a complessi storico-artistici di rilievo. Santuari e palazzi da raggiungere con la bicicletta, quindi, in primavera e in estate, con il sole o magari con un po’ di pioggia e di vento, perché il pedalatore, in fondo, non fa caso a queste piccolezze. Vede paesaggi che in auto passano veloci accanto ai finestrini, sente rumori, odori, ha un contatto immediato con le persone che incontra, in altre parole migliora il proprio benessere.
Fonte: Il Cittadino

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