giovedì 27 novembre 2008

Furti in casa, raffica di colpi nella Bassa

Una banda di tre malviventi svaligia una villetta con un 80enne all’interno: nel bottino oggetti di valore e denaro.Ladri a segno all’imbrunire a Camairago, Cavacurta e Maleo.


Raffica di furti nella Bassa in sole 24 ore: i soliti ignoti sono tornati all’attacco a Camairago, Cavacurta, Maleo e Casalpusterlengo. Il primo paese colpito è stato Camairago che ha visto un colpo andato a segno e un altro sventato in due ville poco distanti di via Renzo Clerici. Erano circa le 19 di martedì quando qualcuno si è intrufolato nell’abitazione di un 80enne ed ha letteralmente fatto razzia approfittando del fatto che l’uomo fosse chiuso in una stanza con la televisione accesa a volume alto. Una volta scassinata la porta d’ingresso del piano inferiore, gli “sciacalli” senza scrupoli si sono impossessati di alcuni gioielli in oro di poco valore ma cui l’uomo era particolarmente legato affettivamente. Poi, infastiditi per non aver trovato contanti e oggetti veramente costosi da rivendere, i ladri hanno letteralmente messo a soqquadro l’intera villetta, strappando i cassetti dai mobili, sparpagliando ovunque il loro contenuto e creando notevoli danni. Fortunatamente il padrone di casa sembra non essersi accorto di nulla e se non altro ha evitato un grande spavento e l’eventualità che i farabutti potessero fargli del male accanendosi contro di lui. Poco più tardi tre uomini, che dall’accento sono sembrati di origine napoletana e probabilmente erano gli stessi che hanno razziato la casa dell’80enne, si sono messi a scassinare anche la porta d’ingresso di una seconda villa. Il caso ha voluto che a quell’ora, poco prima di cena, al piano di sopra ci fosse un ragazzo che, sentiti i rumori e notata una torcia nonostante stesse dormendo, ha dato l’allarme mettendo in fuga gli intrusi. Poche ore dopo, nel cuore della notte, anche una famiglia di Maleo e una di Cavacurta sono state derubate. Nel secondo caso la banda si è intrufolata in una villa entrando dalla finestra del bagno al piano inferiore e ha portato via alcuni monili per un valore di 300 euro. Due altri colpi sono stati compiuti ieri alle 15.30 e alle 18,30. Il fuori dal cimitero di Casale dove qualcuno ha sottratto la borsetta di una donna da un’auto lasciata parcheggiata fuori, il secondo a Orio Litta, dove è sparita una borsa, pare di un dipendente del comune di San Colombano, che conteneva le chiavi della palestra del paese.
Fonte: Il Cittadino

All’imbrunire scatta l’assedio dei ladri

Aumentano i controlli dei carabinieri, ma i malviventi non si fermano. Una vittima: «Gli episodi sono all’ordine del giorno».Una raffica di furti a Valera Fratta, Casalmaiocco e Casaletto.

I predoni si scatenano all’imbrunire. Più gruppi, forse, pronti a entrare in azione quasi “sincronizzati”, per colpire in maniera pressoché simultanea negli appartamenti di più comuni. Valera Fratta, Casaletto Lodigiano, Casalmaiocco: questi i paesi finiti nel mirino dei ladri martedì tra le 17.30 e l’ora di cena. Una fascia oraria sempre più “gettonata” dai malviventi, che nell’arco di tempo compreso tra il calare dell’oscurità e il ritorno a casa dal lavoro delle loro ignare vittime sembrano aver trovato un momento per agire molto più conveniente rispetto alla notte.Tra furti consumati o solo tentati, il bilancio peggiore ha gravato su Valera Fratta, vittima di un doppio colpo ai danni di due appartamenti vicini. Approfittando dell’assenza dei padroni di casa, i ladri hanno puntato su un’unica palazzina, depredandone un’abitazione posta al primo piano e una al secondo di preziosi e monili in oro dopo essersi introdotti nei locali attraverso le porte-finestre.In altre circostanze, invece, le incursioni dei ladri si sono fortunatamente risolte in un nulla di fatto. Come a Casalmaiocco. «Erano circa le 20 ed eravamo in sala, aspettando di cenare: loro probabilmente hanno visto la luce della cucina spenta, con la persiana alzata, e hanno creduto che non ci fosse nessuno - racconta la signora Muraro -. Abbiamo sentito il nostro cane abbaiare e ringhiare in maniera diversa dal solito, così ci siamo affacciati alla finestra e abbiamo visto chiuso il cancelletto della zona dove lo teniamo, e ci siamo insospettiti: mio marito ha deciso di uscire, ha fatto rumore apposta e s’è messo a urlare, così loro sono scappati. Abbiamo trovato delle impronte: avevano chiuso il cane al di la del cancelletto mettendo davanti una sedia, dove non avrebbe potuto fare niente, anche se lui è riuscito ugualmente a fare il suo dovere. Da dove sono arrivati? Dietro abbiamo le campagne, ma io penso siano arrivati dal paese. Non si fanno scrupoli: tentano, e se poi trovano qualcuno se ne vanno. Sempre alla stessa ora, il giorno prima avevano provato a scassinare da un vicino, ma avendo fatto scattare l’allarme erano dovuti scappati. Sono in giro da qualche tempo e ormai questa situazione comincia a essere all’ordine del giorno».Con le pive nel sacco, a quanto pare, si sarebbe risolto anche un tentativo di furto a Mairano, frazione di Casaletto Lodigiano, dove, ringraziando le forze dell’ordine per il costante impegno a presidio del territorio, il sindaco Giorgio Marazzina promette nuovi investimenti a tutela della sicurezza dei suoi concittadini: «Abbiamo partecipato con altri comuni al bando regionale che dava un contributo a fondo perso per la sicurezza - spiega -. Siamo stati aggiudicatari, abbiamo raddoppiato il finanziamento ricevuto e abbiamo messo una telecamera di sorveglianza sia a Gugnano che a Casaletto, oltre a due a Mairano. Inoltre abbiamo già avviato l’iter per partecipare a un ulteriore bando, grazie al quale vorremmo installare altre due telecamere».
Fonte: Il Cittadino

Topi d’appartamento messi in fuga dai carabinieri

Sciacalli in azione nel Sudmilano. Ma questa volta se ne devono andare a mani vuote. A metterli in fuga i carabinieri della compagnia di San Donato, capaci di sventare una serie di furti in abitazione che sarebbero stati perpetrati tra Peschiera e Settala. Per pochi attimi purtroppo i topi d’appartamento non sono stati acciuffatti, durante l’azione di perlustrazione del territorio e quindi non si sa se altri colpi sono andati a segno oppure no, specie in talune aziende della dorsale industriale dove i malviventi avevano in animo di colpire. Sembra che alcune denunce siano state fatte, a partire da quella di tentato furto che ha fatto scattare l’intera operazione. Ancora fumosi i particolari di quanto è accaduto. Pare che il commando si sia avvicinato al territorio, probabilmente al volante di un furgone. L’ultimo colpo l’avrebbero tentato in villetta in piazza Gobetti. Avrebbero sondato il terreno e poi individuato il bersaglio: un’abitazione, dove nella serratura della porta d’ingresso era stata lasciata all’interno la chiave. I ladri, entrati nel giardino, e vagliato l’uscio hanno estratto probabilmente una calamita. Con questa avrebbero tentato di far ruotare la chiave e quindi di aprire la porta ed infilarsi all’interno dell’atrio. Al momento si tratta comunque solo di ipotesi, in corso di accertamento da parte degli uomini dell’Arma. Perché stando alla prima ricostruzione offerta, l’unica cosa certa è che i malviventi hanno effettivamente tentato di aprire la porta sfruttando la chiave, ma attualmente non si sa ancora se con una pinza, una calamita, o altro ancora. Fatto sta che tanto è bastato per far scattare il sistema antifurto e per far giungere sul posto i militari della Benemerita. Tutto nel giro di pochi minuti. E altrettanto in un battibaleno i ladri si sono dileguati. Non è stata possibile l’identificazione. E la caccia all’uomo purtroppo non ha potuto aver esito positivo. Non si pensa comunque a ladri della zona, area soggetta al cosiddetto pendolarismo criminale: compiono il crimine e pori ritornano alla loro normale attività nel luogo di residenza (naturalmente diverso da quello dove vengono eseguiti furti o rapine). I malviventi si spostano sfruttando le arterie veloci dell’hinterland. Si tratta, piuttosto spesso, di criminali che vengono da altre regioni o dalla metropoli come a tutte le cittadine satellite dell’aria.
Fonte: Il Cittadino

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