mercoledì 19 novembre 2008

La 'protesta' di Forza Nuova Sicilia: bambole e sangue ai giornali


Ci sono tanti modi per esprimere un dissenso, e ci sono tanti argomenti per i quali una coscienza può accendersi e protestare. C'è chi scende in piazza pacificamente, con striscioni e cori per rivendicare il diritto all'istruzione, e c'è chi organizza manifestazioni per il diritto al lavoro e a uno stipendio sicuro. E poi c'è Forza Nuova, che dalla Sicilia lancia anatemi contro l'aborto e per farsi sentire, e vedere, invia alle redazioni delle principali testate giornalistiche dell'isola pacchi contententi non pensieri, non parole, ma bambole insaguinate: pupazzi avvolti da interiora di animali anziché dalla bambagia, e accomapagnati da un volantino: «Basta con la 194! Un affronto alle leggi di Dio e della natura». Non è la scena di un film di qualche epigono di Dario Argento: è accaduto davvero, nelle redazioni siciliane di Adnkronos, Ansa, La Sicilia, La Repubblica.
La "protesta" è stata subito rivendicata dagli esponenti della sigla di estrema destra, anzi dal coordinatore regionale di Forza Nuova in persona, Giuseppe Provenzale, che alla stampa ha provato a spiegare i motivi della «iniziativa choc» contro la legge sull'aborto, definita come «principale causa di un genocidio legalizzato». «La 194 va rivista, è una legge vecchia e superata dalla storia e dalla scienza. Non a caso, il 90 per cento dei medici sono obiettori». Nelle scatole della campagna fascista, sulla quale la Procura ha subito aperto un'inchiesta, le bambole sporche di sangue e interiora di animale erano chiuse in un sacchetto trasparente del tipo usato per congelare gli alimenti. Il volantino trovato dentro, protetto da un cellophane, era simile a quello distribuito nei giorni scorsi davanti agli ospedali di alcune città.
All'iniziativa di Forza Nuova è seguita l'immediata condanna politica, anche dalla destra di governo. Per il presidente della Camera, Gianfranco Fini, si è trattato di una «inquietante forma di violenza derivante da un fanatismo che desta allarme nelle istituzioni». Allerta, preoccupazione e condanna unanime da parte del Partito Democratico. Il segretario del Pd, Walter Veltroni parla di azione «vile e inquietante», di una campagna «macabra e minacciosa». Per il capogruppo dei senatori del Pd, Anna Finocchiaro si tratta di «un'intolleranza che nulla ha a che vedere con la nostra democrazia». E «appassionata solidarietà» ai cronisti dei giornali e delle agenzie di stampa siciliane è stata espressa da Ricardo Frando Levi, portavoce del Governo ombra, e dal responsabile della comunicazione del Pd, paolo Gentiloni, che ha definito l'iniziativa di Fn «un atto barbaro e incivile che dimostra, ancora una volta, l'intolleranza violenta di un estremismo che non si preoccupa minimamente delle conseguenze di gesti orribili e vili».
Agli atti intimidatori di Forza Nuova i giornalisti siciliani sono ormai abituati. A Palermo, l'estrema destra si era già fatta sentire un paio di anni fa, con i picchetti davanti alle redazioni dei giornali in segno di protesta contro i cronisti, colpevoli, secondo Fn, di dare scarsa visibilità al movimento.
Fonte: L'Unità.it

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