Il progetto elaborato dagli studenti di design del Politecnico in vista dell’arrivo della metropolitana leggera e di Expo 2015.Un piano prevede di trasformarle in negozi di prodotti tipici.
Metropolitana leggera ed Expo 2015: è attorno a queste due occasioni che il corso di laurea in design del Politecnico di Milano, Campus Bovisa, ha scatenato i propri studenti per avere idee e suggestioni di cambiamento della linea ferroviaria Milano-Bologna nel tratto Lodigiano.Il progetto si sviluppa nel corso di laurea tenuto dagli architetti Paola Vidulli, Alberto Campolunghi e Ferdinando Fanchiotti. «Con l’avvento delle corse per Milano cadenzate ogni mezzora, la stazione sarà ancora un luogo di passaggio, ma integrato nella città, interfaccia e ingresso nel tessuto urbano che gli sta intorno - dice l’architetto casalese Ferdinando Fanchiotti -. Ci sono magazzini e depositi che possono essere usati e valorizzati in chiave aggregativa, tratti distintivi da proporre lungo tutta la linea come un segno di riconoscimento, strutture di accoglienza precaria da realizzare in vista dell’Expo: sono suggestioni che ora servono agli studenti per esercitarsi, ma che domani potrebbero essere progetti utili a Rete Ferroviaria Italiana, che infatti è interessata a seguire gli sviluppi di questo lavoro».Per la valorizzazione delle stazioni si pensa al riutilizzo dei vecchi magazzini merci ora inutilizzati come locali pubblici o bar o negozi di qualche tipo, magari con vetrine aperte lato ferrovia ed esposizioni permanenti, di tipo culturale o artistiche, ma anche per i prodotti tipici del territorio. «Una vetrina di questo tipo raggiungerebbe il pubblico di passaggio in treno, e sarebbe sempre a disposizione vista la frequenza delle corse - spiega Fanchiotti -. Si pensi all’artigianato locale, alla ceramica, ai prodotti alimentari tipici: un viaggiatore in treno potrà scendere dal treno, visitare i negozi e riprendere la corsa successiva. È ovvio che oggi i viaggiatori hanno altri problemi a cui pensare, ma tra un anno o due potremmo trovarci di fronte a qualcosa di completamente diverso».Ancora gli studenti lavorano sulle possibilità di snodo ferro-gomma e sulle prospettive della ciclabilità, magari con progetti di noleggio biciclette integrato: si scende dal treno a Casale, si noleggia la bici e si risale il Lodigiano con un passeggiata in piste ciclabili fino a Tavazzano, dove si lascia la bici e si riprende il treno. O ancora, in vista del 2015, si studiano soluzioni di vagoni letto che diventano alberghi e che un domani, Expo finito, si possono mettere su ferro e spostare altrove, senza avere in eredità dall’esposizione tonnellate di cemento a uso hotel.Le idee sono tante, altrettante le suggestioni, praticabili o meno: attorno a queste gli studenti del Politecnico lavoreranno per tutto l’anno, anche con uscite sul campo. Sopralluoghi sono già stati effettuati nelle scorse settimane alle stazioni di Casale e Codogno, ma il progetto riguarda l’intera linea e tutte le stazioni lodigiane.
Fonte: Il Cittadino
Fonte: Il Cittadino
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