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Nei prossimi tre anni il comune diventerà interamente ciclabile.
Nei prossimi tre anni il comune di Paullo sarà interamente ciclabile. Percorribile lungo le principali direttrici, da nord a sud e da est a ovest. Unico comune della zona ad aver sviluppato un così ambizioso pacchetto di interventi, inaugurati 2 anni fa e inseriti in un progetto che vede già investito circa un milione di euro. Sono state avviate per esempio le prime opere: il collegamento che aggancia Paullo alle piste lodigiane, grazie alla ciclabile verso Zelo; la prima pista urbana, costruita in via San Pedrino. Inoltre sono arrivati dossi (indispensabili per assicurare la sicurezza dei ciclisti) ed ha avuto benefici effetti anche la zona a traffico limitato (che ha diminuito sensibilmente il numero delle auto in transito in fasce orarie precise). Altri tre chilometri di piste per le due ruote verranno completate il prossimo anno. In prospettiva ad ogni metro di nuovo asfalto corrisponderà un metro di ciclabile. E se non sarà quest’anno, non è detto che dal prossimo possa anche veder la luce l’ufficio bicicletta: un apposito punto per le due ruote, sempre che si possa contare sull’apporto di personale volontario a cui verrebbe affiancato un dipendente comunale. Un esperimento che trova realizzazione in comuni molto più grandi di Paullo e che nella cittadina sudmilanese potrebbe puntare su un’apertura settimanale. Il tutto in un piano che pone la bicicletta al centro dei desiderata della giunta guidata dal sindaco Claudio Mazzola e dell’assessore alla partita Mario Sposini. «Avremo un importante reticolo - afferma l’assessore -, che non avrà eguali nei paesi limitrofi. Ricordo poi che ci sarà un’altra pista ciclabile che affiancherà la nuova Circonvallazione, che va che va da est verso gli impianti sportivi e quindi dalla strada di Conterico fino al rondò di Tribiano». Il traguardo da raggiungere è la percorribilità delle strade verso i principali punti di attrazione: gli impianti sportivi, il municipio, il parco Muzza, le scuole. «Abbiamo già fatto molto - continua Sposini - e chi dice che siamo all’anno zero dice una falsità. Perché l’avvio dei lavori è stato contemporaneo all’insediamento di questa amministrazione. Di certo non dipende da noi la greenway, che in realtà non si ferma al semaforo di Conterico ma a Nord dell’abitato e per la verità non solo a Paullo ma anche in altri posti e con discontinuità ben più significative. Non dimentichiamoci poi che insieme ad associazioni come Paullo che pedala sono state fatte anche varie attività, come per esempio cicloescursioni». Un’associazione che è nata su supporto proprio di questo assessorato, in modo da migliorare e stimolare la crescita di una cultura della bicicletta. «Partiamo dal presupposto che qui non siamo in Olanda - conclude Sposini - ma ogni cosa va fatta in aderenza con la realtà. E con estrema concretezza, perché non è facile inculcare una nuova mentalità, più legata al muoversi ecologico magari chiedendo alla gente di lasciare più spesso a casa l’automobile».
Fonte: Il Cittadino
Fonte: Il Cittadino
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