Corte Palasio - Il Parco Adda Sud avvia le indagini: nella voliera non ci sono tracce di intrusioni.Trovati morti i sei animali, ancora ignote le cause.
Avvelenate tutte e sei. In una settimana. Le cicogne bianche del centro ricreativo l’Ortica di Corte Palasio non ci sono più. La loro stazione d’ambientamento è stata annientata in un colpo solo. La voliera all’avanguardia, che consentiva ai visitatori di entrare a contatto con gli animali accompagnati dai visitatori, ora è desolatamente vuota. È successo alla fine di settembre, ma il Parco Adda Sud ha preferito mantenere il riserbo sulla vicenda prima della fine delle indagini. Sono animali protetti e in via di estinzione, che non davano fastidio a nessuno. O almeno così credevano gli operatori del Parco Adda Sud e del centro ricreativo l’Ortica che da oltre un anno ogni giorno nutrivano le cicogne. «Alla mattina stavano bene - racconta Aldo Rossetti, coordinatore del centro l’Ortica -, si avvicinavano quando andavo a dar loro da mangiare; alla sera le trovavo morte. Non riesco a capire cosa sia successo. Non può essere il cibo perché è lo stesso che mangiano le cicogne di Castiglione. Le voliere poi sono chiuse e nessuno può entrare. Non ci sono neanche buchi sotto il terreno o rotture della rete. L’unica cosa possibile è che qualcuno abbia spinto in gabbia dei pezzetti di carne macinata imbottiti di veleno. Di notte però i cancelli sono chiusi. L’unico accesso è dal bosco. C’è un sentiero che facciamo anche noi a cavallo, da Cà del Conte arriva qua». La prima ipotesi è che qualcuno del mondo venatorio sia infastidito dall’allargarsi dell’area naturalistica, a discapito di quella venatoria. Il direttore del Parco Riccardo Groppali però lo esclude. Lui ha una sua ipotesi, ma su questa mantiene il più stretto riserbo. «La spiegherò agli inquirenti al momento opportuno - dice -; abbiamo fatto fare l’autopsia agli animali, ora aspettiamo l’esito dell’esame tossicologico. Tra pochi giorni avremo una risposta. A quel punto faremo denuncia, purtroppo contro ignoti. Cose del genere ne capitano, ma c’è sempre qualcosa sotto. Quest’estate hanno fatto fuori una stazione d’ambientamento di avvoltoi in Sardegna. C’era un’ostilità da parte della comunità locale». Secondo il veterinario Lorenzo Crosta, professore all’università di Milano, che ha fatto l’autopsia, «potrebbe trattarsi di una sostanza usata normalmente in agricoltura, come diserbanti e anticrittogamici. Si possono procurare facilmente, senza bisogno di patentino come nel caso della stricnina. Difficile che abbiano mangiato topi avvelenati - spiega -; mi hanno detto che non ci sono segni di ingresso di animali esterni. Abbiamo mandato il fegato delle cicogne in Olanda, dal patologo che collabora con noi. Nel giro di una settimana dovrebbe darci una risposta. Ma è un vero peccato, le cicogne sono animali che non danno fastidio a nessuno».Un episodio di avvelenamento clamoroso del Lodigiano colpì, un paio di anni fa, una colonia di poiane. Ma i bocconi letali, in quel caso, erano destinati alle volpi. I poveri animali morti ingolosirono le nutrie che fecero la stessa fine e fecero morire a loro volta, con la stessa modalità, le sei splendide poiane.
Fonte: Il Cittadino
Fonte: Il Cittadino
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