venerdì 12 dicembre 2008

Guardamiglio - Scoperta l’ennesima discarica abusiva


L’imprenditore che si occupava di smaltire questi rifiuti non aveva però le autorizzazioni necessarie.Ferraglie, bidoni e liquidi sospetti su un’area ora sotto sequestro.

Ferraglie dappertutto, bidoni uno sopra l’altro e una montagna di pneumatici fuori uso. Per completare l’opera non mancavano cisterne abbandonate, cassoni ripieni di oggetti e liquidi sospetti da analizzare. La polizia provinciale ha scoperto nei giorni scorsi una discarica abusiva nella Bassa, per questo ha sottoposto a sequestro preventivo un capannone e un’area di 2mila metri quadrati nel territorio comunale di Guardamiglio. La zona era utilizzata per il recupero e lo smaltimento dei rifiuti, ma l’imprenditore che se ne occupava non era munito delle necessarie autorizzazioni.Gli ufficiali e gli agenti sono intervenuti dopo una settimana di indagini e perlustrazioni, che hanno permesso di constatare le condizioni in cui versava l’area, adibita all’attività di demolizione e recupero delle autovetture. L’operazione della polizia provinciale, infatti, ha coinvolto un imprenditore italiano che lavora nel settore dell’autodemolizione. Una volta arrivata sul posto, la polizia provinciale ha potuto notare che il terreno era completamente “sepolto” dai rifiuti, immondizia di diverso genere e ormai in stato di abbandono.Dopo tutti gli accertamenti del caso, gli agenti hanno scoperto che l’impresa non aveva le autorizzazioni per gestire le operazioni legate alla gestione dei rifiuti. Per mettere fine all’attività illecita e per evitare ulteriori danni all’ambiente, l’intera area è stata messa sotto sequestro preventivo. Il titolare dell’impresa, invece, è stato segnalato all’autorità giudiziaria sia per l’esercizio di attività di gestione rifiuti senza permesso sia per aver creato una discarica abusiva.Nell’ultimo anno c’è stato un giro di vite nei confronti degli “ecofurbetti”, secondo i dati resi noti nei giorni scorsi dalla Provincia di Lodi i controlli e le sanzioni sono cresciuti su tutto il territorio. Ad occuparsi del pattugliamento ci pensano i 16 agenti del corpo di polizia provinciale e una trentina di guardie ecologiche volontarie. I trasgressori che sono stati pizzicati sul fatto hanno pagato nel 2008 una somma pari a 544mila e 628 euro, contro i 516mila e 689 euro del 2007. Fonte: Il Cittadino

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