venerdì 12 dicembre 2008

All’ex Blue Residence 41 nuovi negozi

L’Unione lancia l’allarme in vista del via libera ufficiale da parte della regione al complesso che sorgerà sull’area.Si aggiungeranno a un megastore: commercianti preoccupati.

«Oltre al raddoppio degli spazi dell’Esselunga, la struttura che sorgerà dalle rovine del Blue Residence, porterà 41 nuovi negozi». Il presidente dell’Ascom di Melegnano, Aniello Santaniello, rendendo noti i dati relativi all’operazione immobiliare, che vedrà sorgere sul territorio una galleria di nuove attività, esprime ancora una volta una certa preoccupazione per le sorti delle insegne di centro città e frazioni. «In questo periodo natalizio - dice -, a San Giuliano sono in fase di chiusura due negozi, che si aggiungono a tante altre saracinesche abbassate. Il momento di recessione economica, a cui si aggiunge la concorrenza della grande distribuzione, sta mettendo a rischio le attività che dovrebbero essere una risorsa per il territorio, mentre invece molti chiudono, altri tentano comunque di stare a galla, con difficoltà». Partendo da questi presupposti, l’attenzione viene puntata sui progetti in corso e sulle conseguenze che, secondo il rappresentante locale dell’Unione commercio, ne potrebbero derivare. In base ai dati in mano all’associazione di categoria, sul territorio nel biennio 2006 e 2007 sarebbe stata registrata una serrata di 338 realtà, tra attività produttive e negozi. Un trend, che in attesa dei numeri relativi al 2008, sembra non trovare soluzione di continuità, pertanto, in primo piano vengono posti alcuni dati, che prevederebbero un deciso incremento di opportunità dove fare shopping. «L’Esselunga, che raddoppierà i suoi spazi, fino a raggiungere una superficie di vendita pari a 4mila 250 metri quadrati, si trasformerà in un megastore, che ospiterà anche un’area di 2mila 820 metri quadrati assorbiti da 41 negozi, con 6 strutture di media distribuzione, e un parcheggio per 2mila 200 posti auto. Finirà che i grandi centri, che sorgono uno dietro l’altro lungo la via Emilia, si faranno concorrenza tra loro, lasciando poco spazio ai negozi dei quartieri, con il rischio anche di trovarci delle cattedrali nel deserto, soprattutto di questi tempi». Per il momento il progetto, in base alle informazioni a disposizione, sarebbe ancora alle prese con la trafila burocratica in regione, che sembra però si stia avvicinando alla fase conclusiva, con le autorizzazioni necessarie per dare via libera all’operazione.
La struttura, che al piano terreno sarebbe assorbita dalle offerte di carattere commerciale, in base al disegno licenziato negli anni scorsa dalla politica, con l’approvazione del Programma integrato di intervento, dovrebbe prevedere la realizzazione di un complesso con un’area dedicata a terziario, a cui si aggiungerebbe un hotel e un residence.
Il comparto dovrebbe poi essere valorizzato dalla fermata di metropolitana leggera - il cui benestare definitivo dovrebbe arrivare in questi mesi sempre dal Pirellone -, che verrà finanziata con gli oneri di urbanizzazione dell’intervento dell’area Blue Residence. Una maxi operazione, rispetto alla quale i rappresentanti dell’Ascom esprimono una serie di perplessità.
«Come era avvenuto anche per l’Ikea - conclude Santaniello -, credo debba essere seriamente affrontato il tema della viabilità, in quanto la via Emilia, non è in grado di sopportare un ulteriore incremento di traffico, che a questo punto, visto il progetto, e tenuto conto dell’espansione commerciale, ritengo sia inevitabile. Sesto Ulteriano avrà l’Ikea, a Zivido si prospetta un’espansione dei centri di grande distribuzione, ma quale futuro viabilistico si prospetta per far fronte a questi importanti cambiamenti, lungo un’asse già tanto congestionata?».
Fonte: Il Cittadino

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