L’oratorio di Santo Stefano a Lentate sul Seveso era la cappella privata della potente famiglia Porro all’interno del castello fatto erigere a partire dal 1368 dal conte Stefano Porro, uomo di fiducia dei Visconti di Milano e conte palatino dell’imperatore Carlo IV.
Come l’oratorio di Mocchirolo (anch’esso della famiglia Porro, oggi ricostruito alla Pinacoteca di Brera) si tratta di un oratorio ad aula unica, interamente affrescato al suo interno sulla base di un unico grande progetto pittorico, alla cui realizzazione hanno lavorato nella seconda metà del XIV sec. diverse personalità sensibili sia alla plasticità delle figure tipica della scuola giottesca che alla naturalezza espressiva della tradizione lombarda.
Sulla la parete di fondo un grandioso affresco della Crocifissione: la figura di Gesù Crocifisso è circondata da Angeli che ne raccolgono il sangue, ai piedi della croce il gruppo delle pie donne che sorregge la Madonna nell’atto di svenire, la Maddalena in ginocchio che abbraccia in pianto la croce, san Giovanni raccolto in meditazione, il centurione romano e i soldati, Longino con la lancia e Stefaton con la spugna: il medesimo schema esecutivo del maestro di Viboldone ed una pari drammatica espressività.
Sulla la parete di fondo un grandioso affresco della Crocifissione: la figura di Gesù Crocifisso è circondata da Angeli che ne raccolgono il sangue, ai piedi della croce il gruppo delle pie donne che sorregge la Madonna nell’atto di svenire, la Maddalena in ginocchio che abbraccia in pianto la croce, san Giovanni raccolto in meditazione, il centurione romano e i soldati, Longino con la lancia e Stefaton con la spugna: il medesimo schema esecutivo del maestro di Viboldone ed una pari drammatica espressività.
Sull'arco è dipinto un imponente Giudizio Universale: al centro si erge maestoso il Cristo "in mandorla", attorniato da schiere di Angeli; da un lato si eleva il corteo dei Santi e delle anime beate, dall'altro i demoni trascinano in basso i dannati.
Gli affreschi del presbiterio raffigurano coppie di Santi in cattedra, l'Incoronazione della Vergine e S. Giorgio che uccide il drago e S. Stefano accoglie dalle mani del conte Stefano Porro il modellino dell'Oratorio. Nel presbiterio è collocato il sarcofago marmoreo della famiglia Porro, opera di scultore lombardo del XIV secolo.
La navata dell'Oratorio è affrescata con 43 riquadri raffiguranti episodi della vita di S. Stefano, che si ispirano alla Legenda aurea, di Iacopo da Varazze (o da Varagine), contraddistinti da quel gusto narrativo che ci è dato di trovare nelle miniature medioevali lombarde.
Gli affreschi del presbiterio raffigurano coppie di Santi in cattedra, l'Incoronazione della Vergine e S. Giorgio che uccide il drago e S. Stefano accoglie dalle mani del conte Stefano Porro il modellino dell'Oratorio. Nel presbiterio è collocato il sarcofago marmoreo della famiglia Porro, opera di scultore lombardo del XIV secolo.
La navata dell'Oratorio è affrescata con 43 riquadri raffiguranti episodi della vita di S. Stefano, che si ispirano alla Legenda aurea, di Iacopo da Varazze (o da Varagine), contraddistinti da quel gusto narrativo che ci è dato di trovare nelle miniature medioevali lombarde.
L’oratorio – recentemente restaurato - è visitabile la domenica ore 10-12/15-18 fino al 31 ottobre, da novembre a marzo ore 14.30/16.30 (per info: contattare la Biblioteca Civica)
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