E' un grosso comune attraversato dal fiumicello Sillaro, che sbocca poco distante. Sul territorio vi sono altri corsi d'acqua e molti canali di grossa portata. L'attuale Borghetto, è costituito dall'unione di due antichissimi paesi: Borghetto e Fossadolto. I due paesi erano divisi dal Sillaro; Borghetto sulla destra, e Fossadolto sulla sinistra. Fossadolto o Fossato alto, perché posto sopra un fossato, scavato senza dubbio a scopo di difesa, di un castello di cui si ha notizia anche nel testamento dell'arcivescovo milanese Ariberto da Intimiano (1034), per il possesso del quale si diedero a lungo battaglia lodigiani, cremonesi e piacentini. L'arcivescovo Ariberto aveva lasciato i suoi possedimenti nella zona al Capitolo metropolitano, che gli concesse in feudo ad alcune potenti famiglie dell'epoca, fra le quali i Rho e i Maineri. In seguito il territorio di Fossadolto venne ceduto ad Anselmo Rho, diacono decumano della chiesa milanese. I beni della famiglia Maineri, invece vennero acquistati nel luglio del 1186, dal vescovo di Torino Milione e da questi donati al Capitolo Milanese. Nell'anno 1481 la famiglia Rho divenne feudataria di questi luoghi. Nel 1488 una transazione del Capitolo metropolitano riteneva Borghetto e Fossadolto come un paese solo. Nel 1609, residenza della famiglia Rho era un palazzo fatto costruire nel quattrocento, e rimasto di loro proprietà fino al XIX secolo, per poi diventare la sede del comune e della pretura di epoca regia. La famiglia Rho venne poi spogliata dei suoi beni, che vennero concessi a Giuseppe Bertoglio (1694). Da ricordare l'agosto del 1251 quando a Lodi imperversava la lotta contro i cremonesi e i piacentini, e il castello di Fossadolto era presidiato dai lodigiani guelfi, che lo difendevano dagli attacchi pavesi. Dopo che i Torriani sconfitti, si erano ritirati nel lodigiano, questo castello venne espugnato dall' arcivescovo Ottone Visconti e dal Marchese di Monferrato. Nel 1270, fu occupato Napo Torriani, e di nuovo riconquistato nel settembre 1278 dai milanesi che appoggiavano i lodigiani in lotta contro i Torriani. L'antica Borghetto, seguì in parte le vicende della vicina Fossadolto, ma grazie alla loro separazione geografica, ebbe maggiore fortuna. Si ricorda come nel 1261 avesse pagato una taglia al legato imperiale, e che vi si trovassero parte dei beni che il Capitolo metropolitano aveva ricevuto da Ariberto da Intimiano. Nel 1359, Bernabò Visconti donò le sue proprietà in Borghetto agli ospedali milanesi da lui stesso fondati, e nel 1458 passarono di proprietà dell' Ospedale Maggiore. Borghetto vide fermarsi sul suo territorio l'esercito napoleonico, che attaccava Lodi, il 10 maggio 1796, e 52 anni dopo, le armate del duca di Savoia, il futuro re Vittorio Emanuele. Nacque a Borghetto Lodigiano Pietro Ray: compositore e insegnante di musica al Conservatorio della Pietà dei Turchini di Napoli, maestro di cappella nella chiesa della Beata Vergine Coronata di Lodi, insegnante di canto al Conservatorio di Milano, Maestro di cappella al Duomo di Monza.
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