sabato 27 dicembre 2008

San Giuliano Mil. - Un laghetto, mille pescatori e un siluro

Crescono gli appassionati e le attività allo specchio d’acqua dove vivrebbe un maxi esemplare di “coccodrillo del Po”.Numeri record per il circolo che gestisce l’oasi di via Risorgimento.

Anche per il 2008 betterà un “cuore azzurro” a San Giuliano con le attività del circolo Assolaghi della cava di via Risorgimento. Una realtà sorprendente per cifre: 1.200 sono infatti le tessere rilasciate, o rinnovate, nell’anno quasi concluso dalla sezione Assolaghi-Lago Blu di San Giuliano, affiliata alla Federazione nazionale dei centri di pesca sportiva. I soci non arrivano solo dalla città e passano davanti alla cava per varie ragioni: da un caffè al volo alla partecipazione alle gare di pesca nelle acque del centro. Acque non poi così basse: toccano i 37 metri nel punto più profondo per 80mila metri quadrati di superficie. Insomma, ha proprio torto chi vede nello specchio d’acqua che divide San Giuliano da San Donato una semplice fetta di territorio - forse l’unica - scampata all’urbanizzazione di tutto quello che c’è attorno. Nelle (relative) profondità si nasconde persino un piccolo mistero dal sapore tutto padano: quello del siluro (o della famiglia di siluri) da tre quintali che viene regolarmente avvistato a pelo di superficie. Come ci sia finito, il dominatore dei nostri fiumi di pianura (viene anche chiamato il “coccodrillo del Po” per la sua voracità), in un bacino senza affluenti è un altro mistero: c’è chi ipotizza che un bel po' di anni fa, visto che i siluri superano egregiamente la quarantina, qualcuno l’abbia scambiato per un pesce gatto “indigeno” e l’abbia liberato pensando di fare la sua parte nel ripopolamento ittico. E comunque, siluri o no, dal lago sangiulianese continuano ad uscire trote salmonate fino a nove chili e carpe da venti. Il 2008 infine ha legato all’associazione pescatori (e non solo) sangiulianesi una soddisfazione da incorniciare: il primo posto, nel novembre scorso, ai campionati assoluti di pesca a squadre organizzati dalla Federazione nazionale Assolaghi a Cantalupo Ligure. La sezione Assolaghi-Fipsas di San Giuliano, presieduta da Luciano Viola, ha varcato da diversi anni quota mille associati: «Per dare vitalità a questo posto - spiega la vicepresidente Antonella Lorenzi- abbiamo decisamente puntato sulla funzione sociale, aggregativa, mettendo fra parentesi le tentazioni di farne una struttura di pesca sportiva cosiddetta commerciale. A San Giuliano, una città da 35mila abitanti, questa fetta di relativa “natura” ha un ruolo sociale, che si inserisce bene innanzitutto nella realtà della terza età. Qui vanno e vengono tutti i giorni decine di pensionati: naturalmente i prezzi devono restare bassi, e infatti per tesserarsi non chiediamo più di 3,5 euro all’anno. Attenzione però: Assolaghi riserva una forte sensibilità ai bambini e ai giovani, perché la pesca, si sa, tende ad incarnare un hobby un po’ “senior”. Invece qui siamo riusciti a portare anche bambini piccolissimi e giovani con iniziative come Pescainsieme e Pescagiovani. Per chi è animalista convinto? Nessun problema, esiste la cattura con reimmissione in acqua: si ammira l’animale, e poi lo si lascia libero».

«Di per sé - continua la vicepresidente - il lago Blu avrebbe una popolazione ittica naturale, costituita dalle specie di base nella nostra zona come carpe e pesci gatto. Noi arricchiamo questa fauna con immissioni di trote e altre specie. Il vero problema ultimamente sono i cormorani: la loro presenza sarà anche un successo ecologico, ma mangiano tutto».
Fonte: Il Cittadino

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