Interrogazione della minoranza sul blocco dell’intervento viabilistico: l’area è in stato di abbandono.I lavori tra via Padre Marco e Strada Longa in ritardo di 4 mesi.
Cantieri ancora aperti, macerie sparse ovunque e nessuna segnalazione. Nell'occhio del ciclone, il cantiere infinito tra via Padre Marco e Strada Longa, aperto nel giugno 2008, oggi abbandonato e privo di segnaletica. Nessuna tempistica dalla giunta per il completamento dei lavori. Al centro della via, anche una serie di cavi che portano elettricità al cantiere della vicina lottizzazione, da sei mesi a questa parte in bella vista in mezzo alla carreggiata. Sull'argomento, quattro consiglieri di maggioranza, Severino Serafini, Patrizia Baraldo, Andrea Negroni e Paolo Boriani, hanno presentato un'interrogazione in cui hanno chiesto alla giunta spiegazione sullo stato dei lavori. «Ringrazio i quattro consiglieri per aver portato alla luce l'argomento, consentendomi così di dare delle risposte ai cittadini - ha risposto diplomaticamente il primo cittadino di Massalengo, Mario De Marco - ; ad oggi non esistono segnalazioni perché quello non è un cantiere in attività. Abbiamo individuato una nuova soluzione per la viabilità della zona che però non può essere realizzata fino a quando le condizioni atmosferiche non ce lo consentiranno». La proposta è dell'assessore alla viabilità Massimiliano Capuano: l'incrocio tra le due vie dovrebbe, infatti, essere rialzato, riducendo la velocità dei veicoli in transito, anche in vista delle successive modifiche che arriveranno nell'area con il progetto di riqualificazione della strada provinciale 23, progettato insieme alla Provincia di Lodi. Nel disegno, realizzato dai tecnici di palazzo San Cristoforo e che prevede la posa di un nuovo semaforo e quattro nuovi attraversamenti pedonali, portando il tratto a quota cinque passaggi, ci sarebbe anche la chiusura dell'accesso di Strada Longa dalla provinciale, diminuendo così il traffico e la pericolosità dell'incrocio. «Se avessimo realizzato l'opera in questi giorni, l'asfalto si sarebbe già sgranato - ha spiegato ancora il sindaco, che da qualche settimana lotta con la sua stessa maggioranza per i disagi provocati ai residenti dai numerosi cantieri in attività - ; abbiamo già affidato all'Ufficio tecnico la progettazione della segnaletica. Per il completamento dei lavori, dobbiamo aspettare che la Provincia adempia ai propri doveri con la chiusura dell'incrocio». Risposta che non ha soddisfatto i consiglieri, che promettono battaglia sull'argomento. «I lavori avrebbero dovuto essere completati entro due mesi dall'apertura dei cantieri, ne sono passati sei. Quelli realizzati, inoltre, sono stati portati avanti senza cognizione di causa - ha detto a proposito Serafini -; i "sali-scendi" dei marciapiedi sono stati fatti a mano e la ditta, che non è più al lavoro da mesi, ha lasciato macerie ovunque». Ma per l'assessore Capuano, quelle di Serafini, sarebbero solo sterili polemiche politiche. «Il consigliere Serafini, come membro di questa maggioranza, era perfettamente a conoscenza della tempistica dei lavori e delle problematiche dell'area. Non c'è niente di nuovo sotto il sole».
Fonte: Il Cittadino
Fonte: Il Cittadino
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